“Quanto emerso oggi dall’audizione della direzione sanitaria e dei sindacati dei medici nel corso della riunione della V Commissione è assolutamente sconcertante. Siamo nel pieno della fase 2 dell’emergenza Covid-19 e i vertici dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta hanno ammesso che, nella bozza del piano per affrontare questa fase, non c’è ancora una sola misura sanitaria”.
A scriverlo in una nota è la Lega Vallée d’Aoste, che aggiunge: “L’unico vero tema affrontato nel progetto ideato dal Collegio di Direzione dell’Usl è la riorganizzazione delle strutture sanitarie, con una previsione di spesa di varie decine di milioni, articolandole addirittura su tre poli, di cui uno privato. Sul polo privato, che sarebbe ubicato nella clinica di Saint-Pierre, restano peraltro una serie di incognite che ancora non possono consentire di dare certezza sull’effettivo impegno economico finale”.
Lega che spiega anche come “I sindacati dei medici e degli operatori sanitari, pur senza polemizzare, hanno elencato una lunga serie di mancanze e di gravi criticità nella gestione dell’emergenza sanitaria nella fase 1 ed hanno lamentato il loro totale mancato coinvolgimento non solo nella fase della prima emergenza, ma soprattutto nella predisposizione della fase 2. Basti pensare che nemmeno uno dei loro rappresentanti, così come i rappresentanti della medicina territoriale, appare fra i componenti della ‘Cabina di Regia’ creata dalla Giunta regionale. Alla richiesta delle motivazioni di questa esclusione, l’assessore Baccega avrebbe risposto che si tratta di un organo molto tecnico. Una spiegazione che non merita altri commenti”.
“In conclusione – chiude la nota –, in piena fase due, nessun piano è stato ancora predisposto, nessuna concreta misura è stata ancora adottata. Invece di provvedere a queste mancanze, i vertici dell’Usl ed il Governo regionale si preoccupano piuttosto di ipotecare il futuro della sanità valdostana, addirittura investendo molti soldi pubblici in strutture private”.