Si è concluso lo svuotamento totale del lago glaciale di Grand Croux a Cogne

Lo scavo di un canale di drenaggio di circa 4 metri di profondità ha limitato il volume d'acqua presente di circa un terzo rispetto al 2016, riducendo la portata delle piene a valle conseguenti allo svuotamento improvviso del lago.
Il lago glaciale Grand Croux a Cogne
Società

Nell’ambito delle attività legate al Piano di monitoraggio dei rischi Glaciali sul territorio valdostano, gestito dalla Fondazione Montagna sicura su incarico della Regione attraverso il Dipartimento Programmazione Risorse Idriche e Territorio – Struttura assetto idrogeologico dei bacini montani, è stato rilevato, tra il 29 ed il 30 luglio, lo svuotamento totale del Lago glaciale di Grand Croux, a Cogne.

Il lago, monitorato dal 2016 a seguito di un evento di rotta glaciale del 14 agosto dello stesso anno, è stato oggetto di un intervento specifico nel 2018, legato all’espansione ulteriore del bacino rispetto a due anni prima.

Lo scavo di un canale di drenaggio di circa 4 metri di profondità ha limitato il volume d’acqua presente di circa un terzo rispetto al 2016, riducendo quindi la portata delle piene a valle conseguenti allo svuotamento improvviso del lago.

Da sopralluogo dei tecnici del 30 Luglio, la Fondazione evidenzia lo stato di svuotamento totale del lago, nonché limitati segni della piena sul torrente a valle.

Senza l’intervento realizzato – spiegano –, la piena sull’asta torrentizia avrebbe potuto causare disagi come nel 2016 e danni alla rete sentieristica e viaria a causa del maggior volume d’acqua oggi potenzialmente presente nel lago. I laghi glaciali, anche alla luce dell’attuale cambiamento climatico, sono fattori di rischio da tenere presenti.

Durante la stagione estiva – spiega ancora FNS – sono utilizzate tecniche satellitari che permettono un monitoraggio continuo ed esteso a tutta la superficie regionale.

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