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Droga spedita per posta: bloccate anche 18 buste dirette in Valle d’Aosta

Nell'operazione “Sballo postale”, Agenzia Dogane Monopoli e Guardia di finanza hanno sequestrato in un anno di controlli al centro smistamento dell'aeroporto di Linate 50 chilogrammi di stupefacenti occultati nella corrispondenza.
Cronaca

C’era anche la Valle d’Aosta tra le destinazioni dello stupefacente intercettato nell’operazione “Sballo postale”, condotta dai funzionari dell’Agenzia Dogane Monopoli di Milano 3 e dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza dell’Aeroporto di Linate. In dodici mesi di controlli ininterrotti, iniziati nel settembre 2019 ed attuati anche con il ricorso ad unità cinofile, sono stati sequestrati 50 chilogrammi di varie sostanze nascoste nella corrispondenza, provenienti principalmente dall’Olanda a seguito, con tutta probabilità, di ordini via web.

La droga era nascosta dentro biglietti di auguri, incollata alle cartoline, racchiusa tra le pagine dei libri, perfino nelle confezioni di cerotti. Tra le destinazioni delle missive bloccate, la nostra regione vede 18 invii scoperti. Buona parte d’Italia è in tripla cifra od oltre: al vertice dell’ideale classifica la Lombardia con 1191, seguita dal Lazio con 855 e dal Piemonte con 575. Subito prima della Valle d’Aosta, tra i “fanalini di coda” dell’ideale classifica, vengono Molise (29) e Basilicata (52). Ogni busta bloccata, tra le migliaia in attesa di smistamento al centro postale dello scalo milanese, era rigorosamente sprovvista dell’indicazione del mittente.

L’analisi degli stupefacenti complessivamente sottratti al consumo dall’operazione ha messo in luce quasi 15 chilogrammi di anfetamina e 4 di metanfetamina (sia allo stato solido che liquido), 2 chilogrammi tra cocaina ed eroina, 15 chilogrammi tra hashish e marijuana, oltre 10mila francobolli di Lsd e 10 chilogrammi di funghi allucinogeni, per concludere con 600 grammi di GHB, noto come “droga dello stupro”, che con poche gocce è in grado di inibire la capacità di intendere e volere dell’assuntore.

Quanto all’andamento mensile dei sequestri, il maggior quantitativo (4,2 kg) è stato intercettato nell’aprile 2020 (mese in cui le restrizioni del primo “lockdown” per l’emergenza sanitaria da Covid-19 hanno costretto in casa buona parte della popolazione del Paese), seguito da ottobre e novembre 2019 e da novembre di quest’anno (3,8 kg ognuno). Il mese meno proficuo, per gli inquirenti, è stato giugno 2020 (2,2 kg), assieme a settembre e dicembre dell’anno scorso (2,7 kg).

Cifre che – si legge in una nota congiunta dell’Agenzia Dogane Monopoli e Guardia di finanza – “forniscono un quadro allarmante circa la vastissima domanda di sostanze ‘da sballo’ da parte dei destinatari” (in una delle cartoline sequestrate l’anonimo mittente parla di “Ricetta per lo stufato all’olandese”, rappresentata da un “gran mix segreto da usare tutto in una volta”). Le informazioni in possesso degli investigatori, a seguito dei sequestri, vedranno ora lo sviluppo di approfondimenti, a cura dei reparti delle “Fiamme gialle” territorialmente competenti. A suonare alla porta dei destinatari, stavolta, potrebbe non essere il postino.

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