Il parere sulla delibera regionale è di “astensione” e, per i Sindaci valdostani, significa che siamo di fronte ad una “presa d’atto” che rimane piuttosto indigesta, e che se ne torna verso piazza Deffeyes con qualche appunto ben sottolineato.
Questa mattina, infatti, l’Assemblea del Cpel si è astenuta all’unanimità sulla proposta di deliberazione della Giunta regionale sulla “Determinazione per l’anno 2021 delle tariffe da applicare a carico dei Sub-ATO per il conferimento dei rifiuti urbani e assimilati presso il Centro regionale di trattamento di Brissogne, da assumere a riferimento per la determinazione dei costi di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, nonché delle tariffe per il conferimento presso detto Centro dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani”.
Perché le tariffe aumentano, e lo fanno in modo importante, per circa 1,2 milioni di euro in più.
Il perché è presto detto: “Questa delibera – spiega il relatore, nonché Sindaco di Arvier Mauro Lucianaz –, doveva essere approvata entro settembre 2020. Tutti gli anni abbiamo evidenziato questa criticità dal momento che questo atto serve ai Sub-ATO per determinare i piani economici e le tariffe. Come sempre ci troviamo a subire queste tariffe, poi veniamo visti dai cittadini come esattori e come i colpevoli degli aumenti. Ma la delibera è consequenziale alle scelte fatte negli anni”.
Lucianaz non si nasconde dietro a un dito, nonostante ammetta un confronto costruttivo con l’Assessorato guidato da Chiara Minelli: “Vi è nuovamente un aumento, e speravamo tutti non ci fosse, con la conseguenza che gli incrementi saranno ‘ribaltati’ sui contribuenti. Negli ultimi anni c’è stata una diminuzione della richiesta da parte del mercato e un aumento dei costi di gestione, così come per i costi dei trasporti sul 2021. Parallelamente ci sono degli aumenti considerevoli per gli oneri di gestione post-operativa della discarica, sulla gestione nuova EnVal e sui lotti precedenti ancora gestiti da Valeco. Solo questo ammonta a circa 435mila euro, che concorre non poco a determinare un incremento notevole”.
L’astensione nasce da qui: “Per dimostrare la nostra preoccupazione per i continui aumenti e la mancanza, almeno apparente, di una strategia della gestione futura – prosegue Lucianaz –. Prendendo atto delle tariffe si esprime preoccupazione per un costante aumento che sarà addebitato agli utenti, soprattutto in questo particolare momento di emergenza. Una corretta pianificazione dovrebbe andare verso una maggiore efficienza e valorizzazione delle frazioni di differenziata raccolte”.
Parole che riecheggiano in quelle del Sindaco di Ayas Alex Brunod: “Ritengo che dobbiamo prendere una posizione molto forte, perché veniamo continuamente ‘messi in croce’ per gli aumenti. Prima diciamo ai cittadini che si deve differenziare, poi ogni anno andiamo a coprire solo gli aumenti. Dobbiamo pensare ad una inversione di marcia rispetto alle decisioni del passato”. Problema nel problema, come replica Lucianaz: “Condivido. L’aumenta della percentuale di raccolta differenziata, vede purtroppo dei quantitativi di pessima qualità. E questo non contiene l’aumento di costi. I cittadini devono capire che è importante differenziare ma soprattutto farlo correttamente”. Non manca una richiesta: “Riconosciamo la fattiva collaborazione dimostrati nell’ultimo periodo da parte dell’Assessorato regionale competente – spiega ancora il Sindaco di Arvier -. Al tempo stesso chiediamo di rendere disponibile ai Sub-ATO la documentazione necessaria ad analizzare i dati relativi al trattamento dei rifiuti presso il centro di trattamento di Brissogne, necessari per comprendere meglio la situazione complessiva del sistema di conferimento dei rifiuti da parte dei territori”.
In linea anche Michel Martinet, Primo cittadino di Gressan: “Concordo con l’astensione – ha spiegato –, ma ritengo che non possiamo più derogare l’apertura di un tavolo, anche per rivedere le decisioni prese in passato. Quello che spaventa di più è la mancanza di strategia per il futuro riguardo i rifiuti. A me non soddisfa che alla discarica si sia prolungata la vita a 10/15 anni, il problema si riproporrà e non possiamo sostenere le spese per il trasporto”.
La nota polemica la mette invece Marco Sucquet, Sindaco di Pont-Saint-Martin, che rispolvera l’“affaire” Pirogassificatore: “C’è da dire che comunque, se ci sono aumenti dei costi, ciò è dovuto anche alla scelta fatta dalla popolazione valdostana. Anch’io passo come ‘esattore’, ma è stata una scelta fatta da popolazione. E chi ora governa questo tipo di Assessorato dovrebbe sapere che rispetto alle scelte che hanno portato a questa situazione si potevano prendere anche altre vie”.