Taxi, noleggio e tour operator in piazza: “Siamo fermi da un anno”

Il mondo del trasporto privato è sceso in piazza, organizzati da Confartigianato Imprese Valle d'Aosta Ncc Taxi, Cna Fita, Fai trasporto persone della Valle d’Aosta e Cna Turismo. "Chiediamo di poter lavorare", spiegano, prima dell'incontro a Palazzo regionale con l'Amministrazione.
La manifestazione dei trasporti in piazza Chanoux
Economia

“Abbiamo dei mezzi stupendi, ma sono da pagare. Siamo fermi da marzo dell’anno scorso, e nel frattempo ci sono interessi alle stelle, mezzi che invecchiano nelle nostre rimesse. Pagare le tasse senza lavorare non è semplice, e noi vogliamo lavorare. E siamo intenzionati ad arrivare ad un ‘dunque’”.

Dopo il mondo della montagna, quello dello sport e della danza, ed i pubblici esercizi, in piazza Chanoux si torna a protestare. Questa volta, è il mondo dei trasporti – e nella fattispecie i taxisti, i noleggiatori con conducente ed i tour operator, organizzati da Confartigianato Imprese Valle d’Aosta Ncc Taxi, Cna Fita, Fai trasporto persone della Valle d’Aosta e Cna Turismo –, “fermi da un anno”, come ribadisce più volte al microfono Paolo Giannini, presidente Fai trasporto persone Valle d’Aosta.

Una manifestazione-lampo, con una cinquantina di lavoratori e imprenditori e una trentina di mezzi parcheggiati in piazza – fermi, come lo sono ormai dal marzo 2020 –, in attesa dell’incontro a Palazzo regionale, per parlare “vis à vis” con l’Amministrazione.

“Siamo in questa condizione da un anno – ribadisce Leonardo Cassata, presidente di Confartigianato Ncc Taxi Valle d’Aosta –, le nostre famiglie non hanno più risorse. Oggi porteremo le nostre richieste in Regione. L’avevamo già fatto lo scorso 18 gennaio, ma non siamo mai stati ascoltati”.

Un incontro voluto, spiega invece il presidente di Cna Fita Valle d’Aosta Terenzio De Fazio, “perché è un anno che tutto il comparto turistico si ‘gira i pollici’”.

“Abbiamo un bollo da pagare – aggiunge ancora Giannini –. Confartigianato e Cna ne avevano già chiesto l’azzeramento, come avvenuto in Lombardia, ma ci è stato risposto che questo non era possibile, che si configurava come un ‘aiuto di Stato’. Sarebbe stato un piccolo contentino, e non ci stato dato”.

Tra noleggio con conducente e taxi, assieme ai tour operator, la Valle d’Aosta conta oltre 200 autorizzazioni e circa 90 imprese. Tutte sono legate a doppio filo al turismo invernale, spazzato via dall’emergenza Covid.

Un legame spiegato da Olga Sedegova, tour operator ed esperta del mercato russo, all’interno di Cna Turismo: “Siamo delle figure importanti per la nostra bellissima regione, grazie anche ai pacchetti turistici appetibili per tutti. Oggi siamo qui per unirci in una voce di coraggio. Il nostro settore è stato particolarmente colpito, dpo un anno abbiamo perdite incolmabili. Sono però convinta che questo incubo finirà presto, e ripartiremo più forti di prima”.

Settori colpiti duramente, anche se le politichesuitrasporti– quella nazionale come quelle regionali –, hanno guardato in una sola direzione. Questione di figli e figliastri, che non convince i manifestanti, come spiega Marta Regiardo, Vicepresidente nazionale Fai Trasporto Persone: “È importante essere qui oggi e vedere le categorie unite, tutte dalla stessa parte. Il Governo ha deciso di far sopravvivere il trasporto di linea con le sovvenzioni, e che un altro trasporto dovesse morire. Chiediamo di essere ascoltati e chiediamo segnali. Non chiediamo soldi, solo la possibilità di lavorare e di ripartire”.

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