Lupo, il disegno di legge preoccupa l’Avapa che chiede azioni per migliorare la coesistenza

“C’è il dovere costituzionale di applicare in via obbligatoria e preventiva i metodi ecologici – spiega l’Associazione in una nota –, ma con questa legge c’è il rischio di un abbassamento del livello di protezione rigorosa di questa specie".
Lupi foto di Giovanni Carnemolla
Società

Nonostante il “sì” unanime in Consiglio regionale – e l’avvio di una indagine conoscitiva sulla presenza della specie in Valle – il Disegno di legge sulle misure di controllo del lupo continua a dividere.

Avapa – l’Association pour la protection des animaux – esprime infatti “preoccupazione per l’approvazione della recente legge regionale che autorizza, previo parere dell’ISPRA, il prelievo, la cattura e l’uccisione del lupo, specie particolarmente protetta dalla normativa internazionale e nazionale”.

“C’è il dovere costituzionale di applicare in via obbligatoria e preventiva i metodi ecologici – spiega l’Associazione in una nota –, come ha ribadito la Corte Costituzionale nel 2019, ma con questa legge c’è il rischio di un abbassamento del livello di protezione rigorosa di questa specie dovuto anche ad una tutela non uniforme sul territorio nazionale”.

Serve prevenzione, comunicazione ed educazione

Non solo: “Per mitigare i conflitti con le attività di allevamento è di fondamentale importanza investire localmente su sistemi di prevenzione degli attacchi al bestiame” aggiunge Avapa, che punta l’attenzione anche su altri aspetti, come la necessità di “supportare il lavoro degli allevatori per promuovere la coesistenza tra lupo e attività umane e condividere e diffondere tra gli allevatori le buone pratiche gestionali, che sono presenti anche in Valle”.

Avapa “ritiene che sia necessario promuovere e proseguire con le azioni coordinate messe in campo finora per migliorare la coesistenza fra lupo e coloro che vivono e lavorano sul nostro territorio: prevenzione, monitoraggio della popolazione, antibracconaggio, controllo dell’ibridazione, coinvolgimento dei portatori di interesse, comunicazione ed educazione”.

Soluzioni condivise

“Con il ritorno naturale dei lupi – chiude l’Associazione – è inoltre fondamentale fornire gli elementi ai cittadini per affrontare in sicurezza e serenità questa nuova presenza, evitando pregiudizi negativi basati per lo più sulla tradizione. Solo costruendo e realizzando soluzioni condivise, infatti, sarà possibile garantire la conservazione a lungo termine del lupo sulle Alpi, la cui persecuzione portò alla sua estinzione all’inizio del Novecento”.

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