Il Consiglio comunale di Aosta – in riunione oggi, 27 ottobre, per la sua prima giornata di lavori – si concentra sul “degrado” della città, termine che riecheggia più volte durante la discussione in aula.
Nel mirino incrociato delle opposizioni finiscono diversi esempi: atti vandalici reiterati – come quelli ai due “Cesari” in via Conseil des Commis, in piazza Caveri o via Antica Zecca –, i problemi annosi della zona stazione ferroviaria/autostazione ma anche questioni più leggere ma non meno preoccupanti, come la trascuratezza dei vicoli cittadini tra scritte sui muri, pavimentazioni sconnesse, deiezioni animali e non e mozziconi di sigaretta.
Paolo Laurencet, consigliere di Forza Italia che aveva sollevato la questione già in estate, spiega: “Il nostro Comune dovrebbe passare alla cronaca per la sua bellezza e non per gli atti vandalici e per il degrado. Chiedo all’Amministrazione un intervento per arginare questi fenomeni e a tutela di determinati luoghi, ma anche per creare un progetto di educazione civica per giovani e non. Servono misure d’urgenza e attività che spieghino a tutti noi cittadini che i beni sono nostri e vanno preservati, e che non devono essere oggetto di atti di violenza”.
Dai banchi della Lega Sergio Togni aggiunge: “Serve una condanna ferrea a tutte le forme di degrado in una città che vuole essere bella e turistica. È importante il sollecito che la Giunta ed il Sindaco dicano a più voci che certe cose, ad Aosta, non si fanno e non si possono fare”.
In un’altra mozione Eleonora Baccini, Rinascimento Valle d’Aosta, punta l’attenzione su altri problemi e altre zone: “Nei vicoli serve una pavimentazione decorosa, implementare telecamere e le azioni di controllo. Sarebbero poi da incentivare le attività commerciali e i recuperi edilizi, con esenzioni dalle tassazioni. Via Lostan, ad esempio, sempre dimenticata, tramite l’accordo con la Regione è ora una di quelle tenute meglio. Così come via Croce di città, oggi fiore all’occhiello del Centro”.
Videosorveglianza: il progetto è atteso per inizio dicembre
In risposta il Sindaco Gianni Nuti fornisce diversi elementi di discussione. Anzitutto sulla videosorveglianza, recentemente implementata in place Soldats del la Neige: “Per una videosorveglianza più strutturale sulla stazione ed il parco siamo in attesa di ricevere la proposta economica e tecnica di InVa che dovrebbe arrivare ai primi di dicembre. Poi accelereremo, le disponibilità finanziarie ci sono e a breve avremo un impianto in quella zona, perché è urgente”.
“Non possiamo negarci ci siano comportamenti non dignitosi, e nessuno pensa che il degrado sia normale – aggiunge Nuti –. Dobbiamo parlare del fatto che in qualunque consesso sociale c’è una sacca di resistenza all’accettazione di una condizione dignitosa. Dobbiamo agire. Continuiamo a lavorare con le Forse dell’ordine e monitoriamo le aree da presidiare con loro. Non è sufficiente, ma questo stiamo facendo con le nostre forze. Servono però anche sottili forme di persuasione che richiedono del tempo”.
La Polizia locale in borghese, la “guardia ecologica” e i vicoli
Una soluzione per i vicoli di Aosta il Sindaco ce l’ha, raccogliendo la “palla” alzata da Baccini: “L’eliminazione in tutti questi vicoli dell’asfalto e la sostituzione con una pavimentazione a cubetti, che darebbe giustizia alla zona. Poi servirà che le aree siano adeguatamente presidiate. Non appena riusciremo ad espletare i concorsi per le unità di Polizia locale le lasceremo girare negli orari più critici in borghese per sanzionare i comportamenti inadatti”.
Non solo: “Abbiamo già inserito nel prossimo Dup la Guardia ecologica. Immaginiamo una formazione guidata dall’Assessorato all’Ambiente e alla Polizia locale, reclutando i volontari che abbiano un ruolo di presidio del territorio in modo leggero ma anche competente”.
La “guerra” ai muri imbrattati
Sindaco che, in seguito, riprende in mano un’iniziativa di un suo predecessore, “dichiarando guerra” ai muri imbrattati.
“Le buone idee sono replicabili senza che le paternità diventino un vincolo – chiude Nuti –. Abbiamo colto e fatta nostra l’iniziativa dell’allora Sindaco Giordano: una ricognizione nelle vie più periferiche per individuare gli imbrattamenti, sentire la Sovrintendenza per capire quali pigmenti usare e intervenire per coprirli. Questa operazione si farà entro fine anno con volontari individuati dalla Caritas, all’interno dei lavori socialmente utili, con costi per l’Amministrazione pari a zero, e che permetterà di recuperare quanto oggi piuttosto degradato”.
Una risposta
I murales sono espressione di una libertà cittadina che questa Amministrazione comunale intende negare. E Aosta resterà ancora una triste cittadina di provincia che si veste a festa per mascherare lo squallore che la contraddistingue.