Coldiretti e Confartigianato hanno consegnato al Vescovo di Aosta, Monsignor Franco Lovignana, una nuova statuina del Presepe.
Se lo scorso anno fu un’infermiera a ricordare il debito che ci lega in tempo di Covid a tutti coloro che operano nella sanità, quest’anno la scelta è invece ricaduta sull’imprenditore, che ha affrontato le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante le limitazioni e i lockdown.
Realizzata in cartapesta dal maestro artigiano leccese Claudio Riso, la statuina è stata ideata da Coldiretti, Fondazione Symbola e Confartigianato, sotto l’egida del Manifesto di Assisi, e consegnata nella mattina di ieri, lunedì 20 dicembre, dal Presidente di Coldiretti Valle d’Aosta Alessio Nicoletta e da Stefano Fracasso, Segretario Confartigianato Imprese Valle d’Aosta, al Vescovo.
Il nuovo personaggio è rappresentato mentre utilizza la tecnologia, a simboleggiare la centralità dell’impresa che affronta nuove sfide per la crescita economica e sociale del Paese.
“L’agroalimentare italiano è uscito dalla crisi generata dalla pandemia Covid più forte di prima grazie anche a tanti agricoltori e allevatori che non hanno mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari ai cittadini anche con iniziative di sostegno sociale e di straordinaria solidarietà che l’agricoltura moderna è oggi in grado di offrire nonostante le difficoltà determinate dall’emergenza” ha dichiarato il presidente Nicoletta. “Si tratta di un risultato reso possibile dalla capacità degli imprenditori agricoli di coniugare tradizione e innovazione, grazie al loro lavoro per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la sostenibilità delle produzioni”.
“Quest’anno portiamo nel Presepe il simbolo dei milioni di artigiani e piccoli imprenditori italiani che hanno saputo reagire alla crisi e oggi sono pronti a contribuire alla ripartenza del Paese” ha sottolineato Fracasso, Segretario Confartigianato Valle d’Aosta. “Per noi è l’emblema degli uomini e delle donne di buona volontà impegnati, con le loro aziende, a costruire un futuro nuovo, all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. Imprenditori che usano gli strumenti digitali e tecnologici per rilanciare le radici profonde della nostra tradizione produttiva, dell’eccellenza manifatturiera made in Italy”.