Consiglio Valle, il Pd: “Oggi non c’è una crisi, c’è una maggioranza”

A dirlo Luca Tonino, Segretario del Partito democratico, dopo l'uscita di Marquis dalla maggioranza: "Adesso parliamo con i 18 poi facciamo le valutazioni del caso. Si riparte da qui”. E sull'ipotesi "governissimo" dice: "Non so se sia plausibile".
Partito democratico della Valle d'Aosta - PD
Politica

L’Union Valdôtaine, dopo la notizia dell’addio alla maggioranza (e a Stella Alpina) di Pierluigi Marquis, ed il suo passaggio in Forza Italia, tramite la sua Presidente Cristina Machet diceva: “Rimaniamo saldi con i nostri alleati”.

Poi, però, una nota squisitamente autonomista, firmata dal Mouvement assieme alle sole Alliance Valdôtaine e Vallée d’Aoste Unie spiegava a stretto giro che sì, si sarebbe proseguita “insieme l’azione di governo e il confronto tra i nostri movimenti”, ma anche “che si aprirà ad un dialogo con le altre forze politiche in Consiglio Valle. Ci sono molte cose da fare e su questo bisogna discutere”.

In un comunicato, il Partito democratico spiega come ci sia “la necessità di proseguire l’azione di governo intrapresa rivendicando in capo ai partiti e ai movimenti politici l’onere di tracciare un percorso che consenta alla nostra Regione di governare i processi e di affrontare i tanti dossier aperti che impongono risposte in tempi rapidi”. Non solo, dopo l’incontro interno al partito la Segreteria politica “evidenzia la necessità di continuare a garantire la governabilità della nostra Regione in un momento storico così delicato sulla base di un programma chiaro e definito”.

La domanda, però, è: il Pd fa parte degli alleati di governo o il “blocco” autonomista sta esplorando le possibilità in solitaria? Il Segretario dem Luca Tonino cerca di fare chiarezza: “Chiediamo un confronto tra le forze politiche di maggioranza, che deve avvenire anche con una certa urgenza. Adesso parliamo con i 18, poi facciamo le valutazioni del caso. Si riparte da qui”.

Le ipotesi sul tavolo sono diverse. Una, delle ultime ore, parla di un “governissimodi larghe intese che coinvolga anche Pour l’Autonomie e addirittura la Lega. Ma se con il movimento di Rollandin e Carrel potrebbero anche esserci affinità, vedere assieme il Pd ed il Carroccio nello stesso governo sembra un’idea evocativa e nulla più.

Tonino tiene i piedi piantati a terra: “Io non so se l’ipotesi ‘governissimo’ sia plausibile. Il problema non è con chi si fa cosa. Il problema è: i 18 come si muovono? Oggi non c’è una crisi in corso, 18 consiglieri si sono. Poi, se si ritiene opportuno fare un allargamento, facciamo tutte le valutazioni del caso. Ma la ratio è: si vedono le forze politiche che fanno riferimento ai 18, perché oggi c’è una maggioranza, e si esplorano tutti gli scenari possibili”.

Luca Tonino nella sede Pd
Luca Tonino nella sede Pd

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