Avviare un percorso di co-progettazione per l’implementazione di servizi di informazione e supporto all’affidamento familiare. È questo l’obiettivo del nuovo avviso pubblicato dalla Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta in partenariato con il Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta e il Dipartimento politiche sociali della Regione, nell’ambito della procedura di co-progettazione per la gestione di iniziative di interesse generale a valere sul fondo ministeriale del 2020.
Gli obiettivi
L’intervento – si legge in una nota – ha tre obiettivi principali, volti a rafforzare l’esperienza dell’affido a diversi livelli. Il primo riguarda la promozione di iniziative di sensibilizzazione, la pubblicizzazione e l’orientamento delle persone per favorire una cultura dell’accoglienza, anche in collaborazione con le associazioni di volontariato e le realtà del privato sociale.
Il secondo, la collaborazione con le associazioni di volontariato e le realtà del privato sociale per individuare potenziali famiglie che necessitano di sostegno e, o, che si offrono disponibili a supportare altre famiglie.
Il terzo, il supporto alle famiglie affidatarie, sia attraverso incontri periodici di gruppo di formazione/confronto sull’esperienza di affidamento, sia attraverso consulenze specifiche alla famiglia qualora si trovasse ad affrontare un momento di crisi/difficoltà, ad integrazione del sostegno dell’équipe socio-sanitarie di riferimento di ogni singolo minore affidato.
In sintesi, la finalità principale dell’affidamento familiare è quella di offrire al minore un ambiente familiare positivo e idoneo al suo sviluppo psico-fisico.
“L’istituto dell’affidamento rappresenta oggi una delle possibili maglie forti della prevenzione sia primaria, sia secondaria – spiega il Segretario generale della Fondazione comunitaria, Patrik Vesan –. L’affidamento può anche essere un intervento utile nella prevenzione di possibili ‘devianze minorili’, recuperando condizioni potenzialmente critiche che vengono a crearsi a seguito di un’istituzionalizzazione protratta o dell’allontanamento dai genitori. L’intervento della Fondazione comunitaria è quello di offrire un supporto efficace alle famiglie ospitanti e ai minori coinvolti. Si tratta di un’azione non solo di solidarietà, ma anche di investimento sociale all’interno della nostra comunità”.
Le risorse destinate al finanziamento dell’iniziativa ammontano complessivamente fino a un massimo di 20mila euro.
Soggetti ammessi a presentare la candidatura
Possono presentare la propria candidatura alla co-progettazione i partenariati territoriali costituiti da enti del Terzo settore, regolarmente iscritti nei corrispondenti registri regionali della Valle d’Aosta, nelle more dell’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS). Per la candidatura sono richiesti i seguenti requisiti minimi: presenza di almeno due soggetti del terzo settore di cui uno assume la qualifica di capofila; presenza di almeno un’Organizzazione di volontariato (OdV) o un’Associazione di promozione sociale (APS).
Sarà selezionata una rete partenariale con la quale avviare il percorso di co-progettazione. Ogni Ente partecipante può presentare la propria candidatura con una sola rete partenariale.
Modalità di presentazione della candidatura
L’avviso è scaricabile dal sito della Fondazione, dove sarà scaricabile l’allegato da compilare per presentare la candidatura. All’atto della candidatura la rete partenariale presenta un’idea progettuale che sarà il punto di partenza per il processo di co-progettazione con la Fondazione e i servizi competenti. Le proposte progettuali dovranno pervenire su supporto informatico all’indirizzo mail fondazionevda@pec.it entro e non oltre le 12 del 30 giugno 2022.