Crisi maggioranza, risalgono le quotazioni dell’accordo Lega-Autonomisti

Nelle ultime ore si sono intensificati gli incontri, ufficiosi, per chiudere l'intesa. Il punto di caduta: 4 assessorati di peso alla Lega Vda, che lascerebbe agli autonomisti la presidenza del Consiglio Valle.
Consiglio regionale 22 settembre
Politica

Potrebbe essere la pari dignità nella Giunta regionale il punto di caduta dell’accordo fra gli 11 autonomisti e la Lega Valle d’Aosta. Nelle ultime ore si sono intensificati gli incontri, ufficiosi, per chiudere l’intesa.

Il Carroccio sarebbe disponibile ad occupare quattro assessorati di peso (turismo/beni culturali per Nicoletta Spelgatti, politiche sociali per Andrea Manfrin, Finanze per Stefano Aggravi e ambiente/trasporti per Paolo Sammaritani) lasciando agli autonomisti le due presidenze: quella della Regione che rimarrebbe a Erik Lavevaz e quella del Consiglio regionale.

La partita si gioca ora tutta sul campo degli autonomisti, dove i conti sembrano non tornare. Troppi gli aspiranti assessori rispetto alle poltrone disponibili. Se gli appetiti verranno nelle prossime ore saziati, rimarrà lo scoglio della ratifica dell’accordo a 22 da parte degli organi dell’Union Valdôtaine, al momento tenuti praticamente all’oscuro delle trattative sotto banco.
Il Conseil Fédéral, che un mese fa aveva dato mandato alla commissione politica di continuare le trattative, dovrà essere nuovamente convocato.

Un passaggio che difficilmente potrà arrivare prima del Consiglio regionale convocato per domani e dopodomani, vero banco di prova per gli ultimatum lanciati da Evolvendo, che con il suo 18esimo consigliere Claudio Restano potrebbe far venire meno il suo voto sui numerosi provvedimenti all’ordine del giorno, riportando nelle istituzioni la crisi dell’attuale maggioranza.

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