Ferì 50enne con un’arma da taglio, condannato a 10 anni

La pena è stata inflitta oggi, venerdì 1° marzo, dal Gup del Tribunale al 47enne Saverio Zampaglione di Aosta, imputato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al volto.
Tribunale aosta
Cronaca

10 anni di reclusione sono la pena inflitta oggi, venerdì 1° marzo, dal Gup del Tribunale di Aosta al 47enne Saverio Zampaglione di Aosta, imputato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso. L’uomo, nello scorso luglio, era stato arrestato per aver aggredito un 50enne aostano, cagionandogli una profonda ferita al volto. I fatti erano avvenuti il 24 febbraio dello scorso anno.

In udienza, l’accusa aveva chiesto al giudice una condanna a 8 anni. Nel giorno dell’aggressione, attorno alle 19.30, la vittima, visibilmente ferita e scossa, si era presentata alla caserma dei Vigili del fuoco di corso Ivrea, ad Aosta. Chi gli aveva prestato i primi soccorsi, chiamando poi il 118 e avvisando la Polizia, non si era sentito dire più che si fosse trattato di un aggressione, senza altre informazioni.

Dagli accertamenti in ospedale era emerso che la ferita al volto fosse stata arrecata con un’arma da taglio (un’altra, più leggera, era su una mano dell’uomo). Nemmeno agli agenti al lavoro sul caso erano giunte informazioni sull’aggressore. La Squadra Mobile della Questura ha quindi lavorato per acquisire quanti più elementi possibile sulle ore precedenti il ferimento, stabilendo che i fatti fossero avvenuti nel parcheggio dell’ipermercato Carrefour di Pollein.

L’esame delle telecamere del piazzale ha individuato l’auto dell’aggredito, che ad un certo punto ne incrocia un’altra. Entrambe, però, escono poi di scena. L’incrocio di quanto acquisito da altri impianti di videosorveglianza, con i dati di alcune celle telefoniche, ha portato alla ricostruzione dell’episodio per cui la Procura ha chiesto (e ottenuto) la misura cautelare in carcere nei confronti di Zampaglione.

Secondo gli inquirenti, il 47enne – per ragioni che l’inchiesta ha ricondotto a gelosia – avrebbe contattato il 50enne, chiedendogli d’incontrarsi. L’appuntamento è nei pressi dell’attività commerciale e Zampaglione, stando all’inchiesta, fa salire l’altro uomo sulla sua auto. Nasce così il litigio che sale d’intensità e degenera quando con l’arma da taglio (non ritrovata) alla vittima viene letteralmente aperto il volto dall’altezza dell’orecchio fino al lato della bocca.

L’imputato era già noto alle forze dell’ordine per vicende pregresse di stalking e rapina. I suoi difensori, gli avvocati Antonio Morra e Simona Bau, del foro di Biella, ritenendo ingiusta la sentenza, hanno annunciato appello, non appena saranno disponibili le motivazioni della pronuncia del gup Luca Fadda, attese entro trenta giorni.

2 risposte

  1. com’e’ che mettete la nazionalita’ del “delinquente” nel titolo solo quando e’ italiano?

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