Nessuna comunicazione ufficiale su eventuali “tagli” Pnrr, Aosta va avanti

A spiegarlo, in conferenza stampa, l'assessore ai Lavori pubblici Cometto ed il sindaco Nuti. I tagli - da fonti ufficiose - riguarderebbero il secondo bando di Rigenerazione urbana e non il primo, al quale ha partecipato Aosta per il quartiere Dora. Dalla Giunta spiegano: "Andiamo avanti".
La planimetria del progetto per il parco del quartiere Dora
Politica

La notizia, di qualche giorno fa, è che l’Unione europea ha dato il via libera alla terza rata dei fondi Pnrr da destinare all’Italia, mentre è in fase di revisione la quarta. Questione sostanziale, sebbene restino le preoccupazioni per i vari progetti in capo agli enti locali.

Da questo punto di vista – nonostante le comunicazioni sino state perlopiù informali -, qualche rassicurazione in più il Comune di Aosta ce l’ha. Forse.

Durante la conferenza stampa sul Bilancio di metà mandato della Giunta cittadina, l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto ha spiegato: “Abbiamo letto cose preoccupanti sui tagli ai fondi Pnrr. Noi, per il quartiere Dora, abbiamo già aggiudicati i lavori, con sei imprese pronte a partire. Nel caso di un taglio avremmo serie difficoltà. Ne abbiamo parlato ieri con il dirigente e con il responsabile unico del procedimento, anche perché non sono arrivate comunicazioni ufficiali del Ministero. Stiamo comunque procedendo per consegnare lavori nei tempi. Sembra che i tagli interessino però le opere non ancora aggiudicate, quindi ancora in fase preliminare. Ufficialmente però non c’è nulla, noi andiamo avanti”.

Questione ribadita dal sindaco di Aosta Gianni Nuti: “Dal Ministero, come detto, sembrerebbero bloccati i fondi del secondo bando di Rigenerazione urbana, quelli per gli interventi contro il dissesto idrogeologico. Quello al quale abbiamo partecipato noi è invece il primo bando. I timori del Ministero, che sembrano fondati, sono che chi ha partecipato al secondo bando non potrà proseguire. Sono però comunicazioni ufficiose, notizie nuove non traspaiono. Contiamo però che l’Unione europea ha accettato la rimodulazione, quindi tempi si vedranno a cascata. Lo sapremo con certezza a breve”.

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