Anche ad Aosta un sit-in di protesta contro la risoluzione “Anti-gender” del leghista Sasso

Ad annunciarlo per domani, 25 settembre alla Porta Pretoria, Tocca a Noi e Arcigay: "La risoluzione vieta l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole tacciandola di essere espressione di una fantomatica ed inesistente ‘ideologia gender’”.
Aosta Pride Foto Riccardo Fiou
Società

Tocca a Noi e Arcigay hanno organizzato per domani – mercoledì 25 settembre alla Porta Pretoria di Aosta – un sit-in di protesta contro “l’approvazione della risoluzione Anti-gender del leghista Sasso”.

A comunicarlo le due associazioni, che in una nota spiegano: “Non possiamo e non vogliamo restare indifferenti alla deriva illiberale e antidemocratica dell’Italia al tempo del Governo Meloni. Sentiamo il dovere e l’urgenza di reagire ed opporci con fermezza all’approvazione della risoluzione Sasso che vieta l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, tacciandola di essere espressione di una fantomatica ed inesistenteideologia gender’”.

Il sit-in “coinvolgerà associazioni e collettive, insegnanti e comunità studentesca, forze progressiste ed esponenti delle istituzioni anche in tante altre città – si legge ancora –. Il messaggio è ovunque lo stesso: la scuola che libera tuttɜ è una scuola dove non c’è posto per i pregiudizi sessisti, razzisti, omolesbobitransfobici e abilisti. È una scuola che si fa comunità educante e spazio sicuro per tutte le persone che la attraversano; una scuola che condanna e rifiuta l’odio e la discriminazione”.

Non solo: “Scendiamo in piazza anche per chiedere alle istituzioni di assumere un impegno concreto a sostegno dei progetti di educazione sessuale e affettiva nelle scuole che la risoluzione Sasso vuole mettere al bando perché, al contrario, rappresentano uno strumento indispensabile per la prevenzione e di contrasto al bullismo e alla violenza patriarcale, un presidio fondamentale per la tutela della salute riproduttiva e sessuale e per l’educazione al consenso”

“La risoluzione Sasso – chiude la nota – è solo l’anticamera di una legge anti-LGBTQIA+* che avvicina l’Italia a Paesi illiberali, antidemocratici e responsabili di numerose violazioni dei diritti umani come l’Ungheria di Orbán e la Russia di Putin. Ecco perché non possiamo stare a guardare, c’è bisogno di fare fronte unitario con quella maggioranza silenziosa che in questo momento non decide, ma sta dalla nostra parte. A tutte queste persone chiediamo di unirsi a noi e di non lasciarci sol3”.

Chi vorrà partecipare all’iniziativa – dicono infine le associazioni – potranno scaricare il Manifesto “SCUOLA LIBERA TUTT3. Per una educazione affettiva e sessuale” e compilare il form di adesione sul sito www.arcigay.it/scuola-libera-tuttз/.

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