Molti e rumorosi. Hanno fatto il giro di Aosta questa mattina, prima di dirigersi alla volta di Torino, a sostegno proprio e dei colleghi. Nel mezzo, la tappa davanti a piazza Deffeyes.
Sistema Trasporti Valle d’Aosta – la Confederazione che rappresenta il settore del noleggio con conducenti – non ci sta: “Basta! Vogliamo lavorare”, scandisce, sventolando la bandiera, il presidente regionale degli Ncc Paolo Giannini.
Al centro della protesta, i decreti Salvini. Ed è proprio il ministro dei Trasporti a finire al centro delle critiche degli autonoleggiatori, così come dei loro striscioni e cartelli. Sotto una foto del leader della Lega si legge, infatti, “MIT = Ministero italiano taxi”, frecciata esplicita a ciò che Sistema Trasporti spiegava ieri in una nota stampa: “i decreti sono lesivi nei confronti degli Ncc e favoriscono apertamente i taxi, generando discriminazioni inaccettabili. Si tratta di norme pregiudizievoli, discriminatorie e del tutto irricevibili”.
Lo striscione, se possibile, fa ancora meno sconti: “Barzelletta: Salvini ministro dei Trasporti. Okay, fa già ridere così”.
Oltre i decreti Salvini, oggi il passaggio a Palazzo regionale in cerca di dialogo con i vertici politici. Ai nostri microfoni, il presidente Giannini spiega: “Siamo qui a chiedere il divieto di intermediazione con i nostri alberghi, con i nostri tour operator, con le nostre agenzie di viaggi perché non possiamo assolutamente non dare servizio ai nostri turisti in Valle d’Aosta”.
“Sono il 70 per cento della nostra economia in Valle – aggiunge –, ed è giusto che quando arrivano dall’estero o da qualsiasi parte del mondo debbano essere venuti a prendere all’aeroporto, alla stazione dei treni. Senza di noi mancano i servizi di trasporto e tolti questi, in Valle, abbiamo diversi problemi”.
L’incontro in Regione
Sull’incontro a Palazzo Deffeyes con la rappresentanza degli operatori valdostani del noleggio con conducente arriva, nel primo pomeriggio, una nota dei partiti di maggioranza regionale. Durante il vis–à–vis, con i Presidenti della Giunta e del Consiglio Valle e gli Assessori competenti, si legge, “si è preso atto delle difficoltà evidenziate e delle implicazioni che una parte del decreto potrebbe generare a danno delle 200 imprese operanti nella regione, con conseguenti ripercussioni sul sistema economico e turistico valdostano – scrivono i gruppi Federalisti progressisti – Partito democratico, Pour l’Autonomie, Stella Alpina e Union Valdôtaine -. La maggioranza regionale si è pertanto assunta l’impegno di attivare con urgenza tutti i canali istituzionali a sua disposizione, comprese la Conferenza delle Regioni e le rappresentanze parlamentari, per cercare di migliorare il testo normativo a tutela della categoria e dei servizi di trasporto privato di carattere regionale e interregionale”.
Tra i presenti, anche il capogruppo di Rassemblement Valdôtain Stefano Aggravi: “Ascoltate le problematiche rappresentate dagli operatori abbiamo chiesto al Governo regionale di tenere informata la Conferenza sugli sviluppi delle azioni che si intendono portare avanti e dei prossimi incontri che si organizzeranno. Esprimiamo perplessità e preoccupazione su provvedimenti che possono limitare l’iniziativa imprenditoriale – aggiungono i consiglieri di Rvn -, così come anche generare effetti negativi per un intero settore, soprattutto in una realtà come la nostra che opera nel turismo e ha grandi problemi nei trasporti. Ci auguriamo che i nostri Parlamentari, il Presidente della Regione e gli Assessori competenti si adoperino nelle sedi deputate per evitare la messa a rischio di imprese e posti di lavoro“.
Gli autonoleggiatori valdostani scendono in piazza contro i decreti Salvini
11 dicembre 2024
Chiedere al Governo di mantenere ciò che è stato proclamato più volte dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al suo insediamento, ovvero che “le aziende vanno sostenute e non vessate con decreti ed editti. Non bisogna disturbare chi lavora”.
Per questo, anche in Valle d’Aosta, gli operatori del settore del noleggio con conducente hanno aderito allo sciopero dei trasporti, proclamato in tutta Italia il 12 e 13 dicembre.
In una nota inviata dal presidente regionale di Sistema trasporti VdA Paolo Giannini, il sindacato si chiede: “Queste promesse valgono ancora? Perché, se così fosse, non dovremmo trovarci qui, a dover difendere il nostro lavoro e il nostro futuro contro i Decreti Salvini, che sembrano essere stati scritti con il solo scopo di annientare un’intera categoria”.
“Questi decreti, che avranno un impatto devastante sulla nostra categoria, non hanno seguito un iter parlamentare trasparente e ci appaiono come un’imposizione arbitraria che nulla ha a che vedere con i principi di un Paese democratico – si legge ancora –. Non possiamo accettare che le regole che governano il nostro settore, identiche a quelle dei taxi, vengano applicate con criteri differenti: i decreti sono lesivi nei confronti degli Ncc e favoriscono apertamente i taxi, generando discriminazioni inaccettabili. Si tratta di norme pregiudizievoli, discriminatorie e del tutto irricevibili”.
Non solo: “Il settore Ncc costituisce un elemento cruciale per il sistema dei trasporti regionali e un pilastro fondamentale per l’industria turistica della Valle d’Aosta, motore economico essenziale per il territorio. L’impatto negativo dei Decreti Salvini non colpirà solo gli operatori del servizio, ma avrà conseguenze rilevanti anche per il comparto turistico e per le strutture ricettive, che dipendono da una rete di trasporti efficiente e affidabile”.
La protesta in Valle
Per questo, gli autonoleggiatori della Valle d’Aosta si sono dati appuntamento alle 8 di domani, giovedì 12 dicembre, all’area Croix-Noire di Aosta, dove incontreranno la stampa per illustrare nel dettaglio le ragioni della protesta ed i problemi derivanti dai decreti.
In seguito, “il gruppo sfilerà ordinatamente e in modo pacifico per le vie di Aosta, fino a raggiungere il Palazzo Regionale, dove intende esporre formalmente le proprie istanze e richiedere un confronto con le istituzioni regionali”.
Al termine, gli autonoleggiatori lasceranno Aosta per dirigersi a Torino dove si uniranno ai colleghi del Piemonte. Manifestazione che – si legge – è organizzata anche nei principali capoluoghi di provincia italiani, da Milano a Firenze, passando per Bologna, Roma, Napoli, Catanzaro, Palermo, Cagliari, ed altri.
“Non è troppo tardi per fermare questi decreti e dimostrare che le promesse fatte non sono solo slogan – si legge ancora nella nota di Sistema Trasporti VdA –. Siamo pronti al dialogo, ma non accetteremo di essere cancellati”.
Le richieste alla Regione
Alla luce della situazione, definita critica, il sindacato degli autonoleggiatori “tira per la giacchetta” la Regione chiedendo quali misure intenda adottare per:
- Tutelare gli operatori Ncc della regione, permettendo loro di continuare a operare in maniera legale e sostenibile;
• Garantire il mantenimento di un servizio essenziale per la mobilità e il turismo, che costituisce un asset strategico per l’economia valdostana.
Non solo: “Si segnala inoltre che la Regione Calabria ha già avviato un’azione legale contro i Decreti Salvini, dimostrando che è possibile opporsi a provvedimenti lesivi per gli interessi delle realtà territoriali – chiude la nota –. Ci auguriamo che la Valle d’Aosta adotti un simile approccio, intraprendendo azioni concrete e tempestive per salvaguardare un settore cruciale per il tessuto economico e sociale della regione”.