Il 20 maggio anche in Valle d’Aosta torna la Giornata Mondiale delle Api

Sarà una giornata itinerante per sensibilizzare sui rischi corsi della crisi climatica e ad incentivare il consumo del miele valdostano e la pratica dell’apicoltura nomade. In Valle operano circa 500 apicoltori che possiedono 8.300 alveari e annualmente producono 130 tonnellate di miele, al prezzo medio di 12 euro al chilogrammo.
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Ambiente

Il 20 maggio torna la Giornata Mondiale delle Api. Sarà una giornata itinerante volta a sensibilizzare i valdostani in merito ai rischi corsi da api ed apicoltori in seguito alla crisi climatica e ad incentivare il consumo del miele valdostano e la pratica dell’apicoltura nomade. Le iniziative sono promosse dall’Assessorato all’Agricoltura e alle Risorse Naturali in collaborazione con il Consorzio apistico della Valle d’Aosta.

Le iniziative in programma

Per coinvolgere il maggior numero possibile di realtà locali, è stato deciso – appunto – di dare un taglio itinerante alla Giornata Mondiale delle api. A dare il via agli appuntamenti, alle 9 presso il Vivaio Forestale regionale Abbé Henry“, sarà un seminario di aggiornamento rivolto agli assaggiatori iscritti all’Albo nazionale dell’analisi sensoriale del miele.

Alle 11 invece, a La Magdeleine, presso l’apicoltura Lo Dzet in frazione Clou, sarà inaugurato il primo alveare del benessere valdostano. Come ha dichiarato Monica Voncini, titolare dell’azienda: “L’idea di ascoltare e respirare l’alveare è nata dai paesi dell’est, come la Romania, la Bosnia e la Romania, dove un clima più rigido del nostro ha obbligato gli apicoltori a proteggere le api dalle intemperie dei mesi più freddi dell’anno. Da qui si è scoperto che ci può essere un beneficio anche per gli esseri umani. Con il passare del tempo queste strutture si sono organizzate in piccoli chalet, casettine di legno dove gli alveari, appositamente modificati, vengono fissati alle pareti. Ogni arnia comunica con l’esterno tramite una rete, che protegge le persone che si introducono in queste casette per ascoltare i suoni dell’alveare e annusarne i profumi”. L’aromaterapia sarà resa possibile dall’aroma e dal profumo degli alveari, mentre l’api sound beneficerà dei 432 Hertz del ronzio degli animali.

Sempre al vivaio, nel pomeriggio, a partire dalle 14.30 e fino alle 17, saranno organizzate alcune attività ricreative rivolte a bambini e famiglie. Parallelamente, alle 16, saranno consegnati gli attestati di partecipazione a tutti gli iscritti ai corsi promossi dal Consorzio Apistico della Valle d’Aosta e saranno premiati i primi tre classificati al concorso fotografico “Apicoltura, api, mieli e territorio”. Come ha spiegato Denise Borbey, vicepresidente del Consorzio: “Questo contest ha come obiettivo quello di promuovere l’apicoltura non soltanto tra gli addetti ai lavori ma anche presso il pubblico esterno, al fine di coinvolgere sempre più persone sul tema apicoltura, api e territorio Valle d’Aosta”.

A seguire, dalle 17:.30 la dottoressa Lucia Piana guiderà chiunque sia interessato a partecipare in una degustazione finalizzata all’avvicinamento all’analisi sensoriale del miele valdostano. In chiusura, a tutti i partecipanti verrà offerto un “APEricena” a base di prodotti del territorio abbinati a mieli locali. Per partecipare a queste ultime due attività, sarà necessaria una prenotazione da effettuare al numero 0165275215-5219.

Anche a Châtillon, “città del miele” verranno proposte diverse attività. Le iniziative prenderanno il via alle 14.30, quando, presso l’Hotel Londres, in compagnia delle bande giovanili e della mascotte Giulietta le famiglie potranno partecipare ad alcune attività ricreative e assistere all’apertura del museo del miele. Successivamente, i bambini avranno l’occasione di lanciare alcune “bombe” di semi di fiori meliferi in modo tale da popolare le aree verdi di piante utili alle api del territorio.

Alcuni dati riguardanti il settore apistico valdostano

Nonostante negli ultimi anni la Valle d’Aosta abbia assistito ad un notevole calo della produzione mellifera, il numero degli apicoltori è in costante aumento. Questo è reso possibile dalle politiche di sostegno introdotte dall’Assessorato all’agricoltura e alle risorse naturali, il cui lavoro si è concentrato su tre direttive differenti. La prima riguarda l’aspetto promozionale, la Giornata Mondiale delle Api permette infatti agli apicoltori di incontrarsi tra loro per discutere e cercare di migliorare la propria produzione.

La seconda riguarda una strategia comunicativa e di sensibilizzazione mirata a svolgere attività di educazione alimentare nelle scuole, un lavoro che indirettamente ha incentivato la fruizione dei prodotti dell’apicoltura valdostana nello stesso territorio di origine. Infatti, il 70% del miele prodotto dagli apicoltori locali viene consumato da acquirenti valdostani. Da ultimo, vi è una terza direttiva, quella che riguarda il sostegno alle aziende, che attraverso la presenza di un tecnico-consulente presso l’apiario di Saint Marcel e l’organizzazione, tramite la collaborazione con il Consorzio Apistico, di diversi corsi di apicoltura.

In Valle d’Aosta operano circa 500 apicoltori che complessivamente possiedono 8.300 alveari e annualmente producono 130 tonnellate di miele, al prezzo medio di 12 euro al chilogrammo. Solamente il 28,5% di questi è iscritto alla Banca Nazionale Api. L’86% di questi alveari è adibito all’apicoltura nomade, una caratteristica insita nell’agricoltura e nel territorio valdostano. Questo contribuisce a fornire miele di qualità superiore e a mantenere viva una specie in via di estinzione dalla quale dipende un terzo delle coltivazioni alimentari praticate sul territorio.

“Le api sono e restano un simbolo di operosità, che ci ricorda quanto sia importante lavorare in gruppo,- ha ricordato alla fine della presentazione della Giornata Mondiale delle Api l’Assessore Marco Carrel – perché solo in gruppo si possono ottenere determinati risultati. Dobbiamo lavorare insieme per tutelare le biodiversità di ognuno di noi, delle nostre comunità e delle nostre vallate. Solamente così possiamo produrre un buon miele che è il miele della vita di tutti”.

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