Complessivamente, la qualità dell’aria nel 2024 in Valle d’Aosta è stata buona. A dirlo – con i dati ad oggi disponibili –, l’Arpa Valle d’Aosta. Nel dettaglio, per quel che riguarda il particolato – ovvero le polveri sottili – non è stato riscontrato nessun superamento dei limiti normativi né dei Pm10, né per i di Pm2.5 in nessuna delle stazioni di rilevamento Arpa. Ed i valori, aggiunge l’Agenzia, “sono in linea con quelli degli anni precedenti”.
Dato che prende in considerazione tutto l’anno, perché nei mesi le variazioni (naturali e non) ci sono state, come dimostrano i superamenti dei valori di Pm10 attorno alla metà di dicembre ad Étroubles, ripetutisi poi a gennaio 2025. Che, comunque, non hanno mai scollinato il limite normativo.
Riguardo l’ozono, il valore obiettivo per la protezione della salute umana – scrive Arpa – “viene rispettato in tutti i siti ad eccezione di Donnas, dove permane una condizione di superamento nota oramai da anni e condizionata dall’influenza dell’inquinamento della Pianura Padana”.

Bene invece se si parla di biossido di azoto (NO2) e di benzene. Nel primo caso, non è stato riscontrato nessun superamento del limite per la media annua ed i valori sono in linea con quelli degli anni precedenti. Per il secondo, il limite normativo è stato rispettato.
“Questo è quanto emerge dalla prima valutazione di sintesi fatta su dati e parametri acquisiti in automatico dalla strumentazione utilizzata per il monitoraggio della qualità dell’aria – dice Arpa –. Si sta ancora lavorando, invece, per portare a termine le analisi sui filtri di particolato che forniranno un quadro ancora più esaustivo, fornendo nello specifico dati su metalli e benzo(a)pirene: non appena sarà terminata questa fase più complessa, verrà pubblicata la relazione annuale completa”.
Una risposta
L’Arpa dovrebbe mandare questi dati al sindaco di Passy, che qualche giorno fa ha detto che in VdA l’aria non viene monitorata… Dichiarazione un po politica nel contesto pro/contro raddoppio traforo del Bianco 8