Aosta verso il rendiconto di bilancio. Cresce l’avanzo, servirà per “tamponare” l’aumento dei prezzi

A spiegarlo, in Commissione, la vicesindaca Borre. L'avanzo passa dagli oltre 19 milioni dello scorso anno a 21. "La parte libera ci permette di far fronte all’aumento dei prezzi per i progetti Pnrr e gli altri". Critiche dall'opposizione sull'Irpef: "Si chiede sempre di più ma si riesce a dare sempre meno", ha detto Laurencet (Forza Italia).
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Il rendiconto di bilancio del Comune di Aosta, che pareggia a poco più di 110 milioni di euro, è – nelle parole del presidente del Collegio dei revisori dei conti Jean-Claude Mochet, il documento “corposo e di un ente sicuramente sano”.

Con qualche distinguo, a partire da una questione annosa: quella dell’avanzo di amministrazione, che in questo esercizio ha però un significato e una funzione diversi. Avanzo che sale rispetto allo scorso anno, passando da poco più di 19 milioni agli attuali 21 milioni 51mila euro.

Un avanzo per “tamponare” l’aumento dei prezzi

La vicensindaca – e assessora alle Finanze – Josette Borre ha spiegato, durante i lavori della IV Commissione: “Sarà la parte libera a permetterci di far fronte all’aumento dei prezzi per la realizzazione prima dei progetti Pnrr, cui abbiamo attinto da fondi extra-ente, ma anche dei progetti in corso che vedranno una fisiologica crescita dei costi rispetto a quanto previsto”.

Con qualche dettaglio: “Sappiamo già che diversi impegni dell’ente saranno di maggior entità – prosegue Borre –, come 4 milioni di intervento finanziario per il progetto Pinqua e altri 4 milioni per la demolizione grattacieli, un impegno da 2 milioni per il Partenariato pubblico privato per il Centro Briocherel e altri 2 assorbiti dal bando di rigenerazione urbana del quartiere Dora. Resta da capire come andrà con l’attualizzazione dei prezzi di altre iniziative. Mai come ora l’avanzo consente di portare a destinazione i progetti da concludere per i processi Pnrr”.

Non solo: “A questi dati contribuisce il fatto che tutti gli anni accantoniamo un pezzo di Fondo crediti di dubbia esigibilità, che diventa una spesa bloccata e che non risulta impegnata in bilancio, finendo quindi come avanzo. Ma sono in realtà cifre che l’ente non può toccare, un ‘cuscinetto’ di sicurezza”.

Gli numeri del rendiconto

“Nell’analisi si evidenzia come sia più complesso l’impegno di spesa pubblica a fronte di un utilizzo e impegno in spesa corrente – dice sempre Borre –, che vede una percentuale media dell’86 per cento. La parte investimenti ha dei tempi di intervento e procedurali molto più ampi rispetto alle spese di gestione ordinaria e corrente, che hanno spazio più breve. In ogni missione abbiamo l’influenza dei fondi Pnrr arrivati dei quali si vedono solo i primi interventi, tanti in prima fase di progettazione, e che verranno spesi e realizzati negli anni successivi”.

Le entrate di natura tributaria vedono l’Imu – l’Imposta municipale propria – attestarsi a 12,4 milioni di euro. Cifra “ai livelli pre-pandemici”, ha aggiunto la vicesindaca. L’addizionale Irpef – l’Imposta sul reddito delle persone fisiche, la cui è stata alzata nel 2021 dallo 0,3 allo 0,5 per cento – rendiconta a 2,2 milioni di euro, con una proiezione che dovrebbe portare però a 2 milioni e mezzo.

Il “nodo” dei residui

“Alcune voci dell’avanzo, in parte vincolate, si sono modificate – ha aggiunto Borre nella sua illustrazione –. In particolare, una voce non si modifica ancora in modo esplosivo ma significativo. Il Fondo di accantonamento dei residui passa da 14,8 milioni a 12,2. Questo è uno dei primi risultati ottenuti grazie all’analisi e allo stralcio dei residui dell’Ente”. E ancora: “Si è provveduto ad eliminare residui attivi per 3,3 milioni e passivi per 4,8 milioni”.

Qui arrivano tutte le perplessità dell’opposizione, delle quali Paolo Laurencet, capogruppo di Forza Italia, chiede conto: “Qual è situazione reale dell’Ente dal punto di vista dei residui? Il numero ancora elevato. Sicuramente, e siamo soddisfatti, il Centro unico di riscossione funziona e consente di ottenere dei recuperi. Leggendo la relazione dei revisori mi pare, però, che la situazione sia solo a inizio, e che magari risalga ad anni addietro. Anche se dal 2020 al 2022 c’è stato un peggioramento nel trend del pagamento dei residui passivi”.

In replica, proprio il presidente del Collegio dei revisori Mochet dice: “Un aumento sconsiderato dei residui, e non è questo il caso, rischia di gonfiare l’avanzo di amministrazione. Questo oggi non crea problemi, i residui sono presidiati sugli equilibri di bilancio. E gli equilibri non sono a rischio, c’è un corposo Fcde da oltre 12,8 mln che annulla i crediti residui attivi. Il nostro parere è positivo, gli equilibri sono assolutamente rispettati”.

Con un “ma”: “Parliamo di quasi 28 milioni di residui attivi e 18 passivi, che sono i debiti che l’Ente ha – ha aggiunto –. Non è come per le imprese, l’Ente ha una cassa enorme di 45 milioni, non c’è problema a pagare il debito. Si vuole però spronare ad attivarsi perché in tempi brevi si riesca a pagarli il prima possibile. L’obiettivo al quale tendere è quello di asciugare gli avanzi molto corposi e spesso determinati dai residui. Quindi con un controllo capillare, stralciando extra-contabilmente, senza mantenere i residui vecchi”.

L’opposizione: “Difetti di programmazione”

Dai banchi dell’opposizione, però, le critiche sono anche altre. Sempre Laurencet, infatti, dice: “Si parla sempre di Uffici oberati, ma nell’ultimo triennio i dipendenti sono diminuiti di circa una quindicina di unità. Ci preoccupa, perché questo si riflette sui cittadini”.

Ma non solo: “Di fatto, vediamo che l’Imu è leggermente cresciuta – ha aggiunto –, probabilmente anche spinta dal Superbonus dato che l’aliquota non è stata modificata. L’imposta cresciuta di più è quella che avevamo contestato, con l’Irpef che passa da 1,7 a 2,5 milioni. Chiediamo sempre un maggiore sforzo ai cittadini, ma al tempo stesso abbiamo un bilancio che chiude con un avanzo enorme. Si chiede sempre di più ma si riesce a dare sempre meno perché aumenta l’avanzo sugli investimenti. È un aspetto per noi negativo e che sottintende qualche difetto di programmazione, l’abbiamo detto più volte”.

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