L’acqua delle fontanelle periferiche di Aosta verrà chiusa di notte

25 Maggio 2023

L’acqua delle fontanelle di Aosta, almeno quelle più periferiche, verranno chiuse durante la notte. A deciderlo il Consiglio comunale cittadino, che ha accolto – emendandola – una mozione presentata da Eleonora Baccini (La Renaissance).

“Le temperature elevate, l’inquinamento e le scarse precipitazioni hanno creato fenomeni estremi con cause diverse – ha detto – mentre il riscaldamento globale altera gli equilibri. L’abbiamo visto con la scomparsa della neve dalle Alpi. Le risorse idriche hanno scarsa manutenzione e una grande dispersione nelle reti. Chiediamo un piano perché tutte le fontane pubbliche siano dotate di sistema di erogazione a tempo, anche con rubinetto o una pulsante, per risparmiare a favore di tutta la collettività”.

Questione accolta dalla maggioranza, con una proposta di emendamento: “Sono perfettamente d’accordo sul risparmio ove possibile e perfettamente in linea con l’allarme dato – ha replicato l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto –. Abbiamo escluso i rubinetti, perché vengono usati male. I pulsanti a spinta danno invece grossi problemi di manutenzione. Sono sovente vandalizzati. Non sono la soluzione. Però siamo d’accordo, qualcosa va fatto”.

Da qui l’emendamento per accogliere la mozione: “Proponiamo una modifica che va nella direzione richiesta, ma con un dispositivo diverso e non dappertutto – ha aggiunto Cometto –, perché la fontana in via Croce di Città, ad esempio, è un monumento e non si può chiudere. Così come quella in piazza della Repubblica. Per quelle periferiche potremmo inserire un orologio temporizzatore che le chiuda di notte. Di giorno, come già avviene ora, saranno aperte ma con una portata calmierata”.

Sui potenziali atti di vandalismo anche a questi impianti, sui quali chiede lumi Baccini, l’assessore spiega: “L’orologio verrà installato nel pozzetto, non sarà visibile né accessibile. Quindi non vandalizzabile”.

Emendamento accolto dalla proponente, ma che non convince appieno tutta l’opposizione. Come nel caso di Bruno Giordano (lega) che motiva il suo voto di astensione e quello del suo gruppo: “Non sono d’accordo, perché non c’è nulla di più cattivo dell’acqua ferma nei tubi delle fontane. Se l’acqua ristagna, la fontana diventa un ricettacolo di insetti e diventa inavvicinabile. L’iniziativa ha un’intenzione lodevole, ma non sarebbe più utile recuperare l’acqua a valle? Non va fermata a monte. Se l’acqua fosse recuperabile e non dispersa sarebbe meglio, credo, che non interrompere il flusso”.

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