La sentenza è arrivata attorno alle ore 13. Il 36enne colombiano residente a Busto Arsizio (Varese) accusato dell’accoltellamento del nuovo compagno della ex moglie, avvenuto a Saint-Christophe lo scorso 19 ottobre, è stato condannato dal Gup Davide Paladino a 8 anni di reclusione. L’accusa nei suoi confronti era di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla presenza di un minore.
Nel determinare la pena da infliggere, tali aggravanti, oggetto di contestazione da parte del difensore di fiducia dell’imputato, l’avvocato Stefano Moniotto di Aosta, sono state ritenute dal Gup equivalenti alle attenuanti generiche. Disposta, inoltre, una provvisionale da 50mila euro in favore della vittima, costituitasi parte civile nel procedimento, assistita dall’avvocato Paolo Campanale di Ivrea. Il pm Francesco Pizzato, nel concludere la sua requisitoria, aveva sollecitato al giudice una condanna a 12 anni e 6 mesi. Nel corso del processo, l’uomo a giudizio (detenuto dall’epoca dei fatti) ha anche reso alcune dichiarazioni spontanee.
Praticamente in lacrime, ha sostenuto di non intendere giustificare in alcun modo il suo gesto, ma di esserne profondamente pentito, specie per le ripercussioni che lo stesso presenterà sulla sua esistenza. Nel motivare la decisione assunta, redatta contestualmente al dispositivo di sentenza, il giudice ha evidenziato come l’imputato abbia dichiarato di essere giunto la mattina dei fatti in Valle, con il solo intento di uccidere il nuovo compagno dell’ex coniuge e come abbia mostrato agli inquirenti lo scontrino di acquisto del coltello da utilizzare a tale scopo.
Erano stati quattordici i fendenti ad addome e torace inferti al 55enne svizzero con cui la ex moglie del 36enne si era rifatta una vita, rimanendo al “Parini” in condizioni decisamente serie per molti giorni e venendo anche sottoposto ad un intervento chirurgico urgente. La lite tra i due era scoppiata nel parcheggio dell’assessorato regionale alle politiche sociali, in rue de la Maladière. Il sudamericano aveva appuntamento nella struttura per una questione di affido familiare. La donna era già all’interno degli uffici e il nuovo compagno la attendeva in auto, quando è sopraggiunto il 36enne. I due uomini si sono incontrati e, dopo alcuni insulti, l’imputato ha estratto il coltello e colpito più volte, tentando poi di allontanarsi. A bloccarlo, poco lontano, erano stati alcuni agenti di Polizia presenti in zona.