Bimbo morto in piscina, il nuovo esame conferma l’annegamento

Ascoltato oggi in aula il medico Pasquale Beltempo, che ha svolto l’accertamento chiesto dalla Procura dopo che quello precedente era stato dichiarato inutilizzabile a processo. L’udienza rinviata al 10 febbraio prossimo.
Foto di archivio - Piscina scoperta di Aosta
Cronaca

Il nuovo accertamento medico-legale – richiesto dalla Procura con incidente probatorio, dopo che quello precedentemente svolto era stato dichiarato inutilizzabile a processo dal Gup Giuseppe Colazingari – conferma che la morte del piccolo Mohssin Ezzamal, 8 anni, è avvenuta per annegamento. Il bambino aveva perso la vita il 16 giugno 2017, in una vasca della piscina di Aosta.

All’udienza di oggi è stato ascoltato il medico-legale Pasquale Beltempo, che ha curato l’esame, quindi il giudice ha rinviato al 10 febbraio per la discussione dell’udienza preliminare, al termine della quale vi sarà il rinvio a giudizio con dibattimento ordinario, o la dichiarazione di non luogo a procedere, per i cinque imputati di concorso in omicidio colposo.

L’accusa è mossa nei confronti del responsabile della gestione dell’impianto (Maurizio Fea, 49 anni), dell’adulto che accompagnava il bambino quel pomeriggio (il 55enne Sandro Grisenti) e di tre bagnini (Francesca Golisano e Giacomo De Raco, entrambi 27enni, e Federico Gottardi, 25enne). La famiglia del piccolo si è costituita parte civile nel procedimento.

Ad indagare sull’accaduto era stato il Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri. Della dramma del piccolo Mohssin si era accorto un ragazzo in acqua, ma malgrado i vari tentativi di rianimazione effettuati dal 118 non c’era stato nulla da fare per il bimbo. L’accusa è rappresentata in aula dal pm Luca Ceccanti.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte