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Coronavirus: un tampone è negativo, gli altri in ritardo. Due casi sospetti in più

Sono quindi cinque, in tutto, i test di cui si attende il risultato in Valle. Dei pazienti che si sono aggiunti stamane, un valdostano e un turista, uno è in ospedale, l’altro al suo domicilio. Verifica, nel pomeriggio, sull’attività scolastica.
Cronaca

Nella notte è arrivato l’esito di uno dei test effettuati sui casi di sospetto Coronavirus registrati in Valle: è negativo. Altri due pazienti, un valdostano ed un turista (uno in isolamento a casa, l’altro in ospedale), sono stati sottoposti a campione nella mattinata di oggi, lunedì 24 febbraio. In tutto, al momento, si attende quindi il responso per cinque tamponi inviati. “Stiamo sollecitando un riscontro” ha spiegato il presidente della Regione, Renzo Testolin, sottolineando che il ritardo è dovuto alle “situazioni di richieste di verifica sul territorio” e al “numero limitato di centri che svolgono queste attività”, tenuto conto “anche delle dinamiche che riguardano l’approvvigionamento di kit”.

Tutti i pazienti sottoposti all’esame, ha detto Luca Montagnani, dirigente del Dipartimento di emergenza dell’Usl, sono “in buona salute”. Presentano una “sintomatologia abbastanza lieve, simil-influenzale, senza gravi compromissioni”. La raccomandazione alla popolazione, qualora presentasse sintomi e fosse stata (o entrata in contatto con persone che si sono recate) nei focolai di contagio (sia in Italia, sia all’estero), è ancora di chiamare il 112 e di non presentarsi in ospedale. E’ con la prima telefonata che si decide, sulla base delle sue condizioni, il percorso di sorveglianza più adeguato al paziente.

In termini generali, il rappresentante dell’azienda sanitaria ha tenuto a ribadire che “il Corona virus è una sintomatologia che, nella maggior parte dei casi, ha una risoluzione benigna”. “Presenta una mortalità bassa. – ha continuato – Sicuramente la popolazione ha paura, perché c’è grande impatto mediatico, ma in Valle mi sento di tranquillizzare le persone che vengono qua, sia per fare turismo, sia che vivono e lavorano”. Quanto ai casi sospetti in ospedale, il medico ha ribadito che ci si trovano “perché hanno sintomatologia che necessita di maggiore sorveglianza”, ma l’ordine di idee è che “ci sono migliaia di ricoveri ogni anno per influenza”.

Dalle 11 di stamane, l’Unità di crisi attivata in Valle è stata in videoconferenza con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e con altre regioni, per “trovare soluzioni di condivisione sulla gestione dei confini”, al fine di “evitare dinamiche che si sono verificate, vedi Austria”. Per questo, domani, si terrà una riunione, a Roma, tra i Ministri degli esteri e della salute con gli omologhi dei Paesi confinanti. In particolare, ha illustrato Testolin, sono già “stati chiesti approfondimenti, per il confine est, sull’aeroporto di riferimento, che è Lubiana, per la Liguria Nizza e per noi Ginevra”.

Quanto alla situazione in Valle, nel pomeriggio odierno sarà oggetto di valutazione la questione delle scuole. “La settimana ci garantisce – ha aggiunto il Presidente della Regione – a chiusura almeno fino a mercoledì per alcuni plessi e fino a sabato per altre istituzioni scolastiche”. Stamane è iniziata, con le strutture degli assessorati della Sanità e dell’Istruzione, la verifica mirata “a dare indicazioni agli asili nido”. Maggiori informazioni sono attese nell’altra conferenza stampa quotidiana, attesa per il tardo pomeriggio.

Quanto ai Carnevali in corso in varie località della regione e all’atteso appuntamento di Coppa del Mondo di sci, in programma per il prossimo week-end a La Thuile, al momento nessun provvedimento è scattato. “Essendo ancora zona senza casi conclamati, – è stato il commento di Testolin – possiamo gestire la situazione con misure meno invasive rispetto a quelle applicate su altri territori”. Tuttavia, “se ci saranno situazioni che cambiano in negativo, bisognerà prendere delle decisioni in concorso e in sintonia con quello che hanno fatto altre regioni e il Ministero della Salute”.

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