Esibisce passaporto falsificato, un arresto al Traforo del Monte Bianco

L'uomo, cittadino del Pakistan, ha esibito un passaporto elettronico del Regno Unito risultato falsificato. Estraneo ai fatti il conducente dell'auto, cittadino francese, dal momento che il viaggio era stato condiviso tramite la piattaforma BlaBlaCar.
Polizia di frontiera al Traforo del Monte Bianco
Cronaca

La Polizia di Stato ha arrestato ieri, 12 dicembre, nel piazzale Sud del Traforo del Monte Bianco, R.A, cittadino 32enne del Pakistan, nell’ambito delle attività di contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla criminalità transfrontaliera.

L’uomo, che si trovava a bordo di un’auto guidata da un cittadino francese risultato estraneo ai fatti dal momento che il viaggio era stato condiviso tramite la piattaforma BlaBlaCar, tentava di entrare in Italia esibendo un normale passaporto elettronico del Regno Unito che ha riportato delle anomalie nella lettura del microchip, segnalate dal Sistema Informatico Frontiere.

Dagli accertamenti fatti dagli esperti in Falso Documentale della Polizia di Frontiera è stato accertato che il passaporto in questione era stato falsificato, mentre dalle verifiche sulle Banche Dati è emerso che l’uomo era già stato arrestato nel gennaio 2019 dal personale della Polizia di Frontiera Aerea di Milano/Malpensa perché aveva tentato di espatriare in Canada esibendo – anche in quell’occasione – un passaporto ed una patente britannici falsificati.

A suo carico, inoltre, pendevano due espulsioni dall’Italia nel 2019, via decreto emesso rispettivamente dai Prefetti di Milano e di Torino.

L’uomo è stato quindi arrestato sia per il possesso del documento falso, sia per la violazione del divieto di reingresso a seguito di espulsione dall’Italia.

Domani, 14 dicembre, al Tribunale di Aosta si terrà il giudizio con rito direttissimo.

Episodio simile a quello avvenuto il giorno prima, venerdì 11 dicembre, quando ad essere arrestata era stata una cittadina lituana di 20 anni, S.M. proveniente da Milano e diretta ad Annecy. Durante i controlli aveva esibito una patente lituana e una carta d’identità cipriota.

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