Restano in carcere Eliseo Duclos, di 53 anni, titolare di un caseificio di Gignod e l'allevatore Angelo Cabraz, di 37 anni, di Jovençan, arrestati nell'ambito dell'inchiesta sul bestiame contaminato e Fontine adulterate.
Questa mattina, giovedì 26 novembre, il tribunale del Riesame di Torino ha sciolto la riserva sul ricorso presentato dai difensori dei due arrestati, e lo ha respinto.
Le difese stanno valutando la possibilità di presentare un'istanza al gip di Aosta o in Cassazione. Degli altri 11 indagati, tutti ai domiciliari, dieci hanno già ottenuto la remissione in libertà. Resta ai domiciliari sono Emilio Cabraz, per il quale i difensori hanno fatto istanza al Riesame. L'udienza si è tenuta ieri, e i togati si sono riservati la decisione.
Questa mattina, giovedì 26 novembre, il tribunale del Riesame di Torino ha sciolto la riserva sul ricorso presentato dai difensori dei due arrestati, e lo ha respinto.
Le difese stanno valutando la possibilità di presentare un'istanza al gip di Aosta o in Cassazione. Degli altri 11 indagati, tutti ai domiciliari, dieci hanno già ottenuto la remissione in libertà. Resta ai domiciliari sono Emilio Cabraz, per il quale i difensori hanno fatto istanza al Riesame. L'udienza si è tenuta ieri, e i togati si sono riservati la decisione.
Per tutti le accuse vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla truffa alla Regione alla frode in commercio, dal maltrattamento e uccisione di animali all'abusivo esercizio di professione medica. La prima ripercussione dell'inchiesta, è stata la chiusura del caseificio di Eliseo Duclos, infatti, mancando il titolare, l'attività è stata sospesa dall'Usl, come prevede la normativa.