E’ stato individuato nella periferia di Aosta un uomo di 53 anni di Moncalieri, Michele de Ruvo, ricercato per reati fiscali: nei suoi confronti era stato spiccato un ordine di carcerazione dalla Procura di Torino.
"Stiamo effettuando ulteriori analisi attraverso Arpa per vedere che nei fusti non ci siano contaminanti". I risultati delle analisi arriveranno nei prossimi giorni.
È stata questa la richiesta di pena formulata questa mattina durante l'udienza dal pm Mineccia nei confronti di Marco Viérin, André Lanièce e Dario Comé per il reato di peculato. Attesa per il 28 aprile la sentenza.
E' successo la notte scorsa. L'uomo, un 65enne, è statp trovato in lacrime all’interno della propria auto parcheggiata all’imboccatura del ponte d’Introd. Sul cruscotto aveva già lasciato una lettera di addio e stava meditando se compiere l’estremo gesto
La denuncia, corredata di immagini prese dall'alto, è stata presentata dall’Associazione in una conferenza stampa. "Una settimana dopo tutto era stato coperto".
"Sono andato in discarica a vedere cos'era successo, ho controllato e non corrisponde assolutamente a quanto riferito da Valle virtuosa. E' uno dei loro soliti attacchi" spiega Carena.
L'associazione in una conferenza stampa ha mostrato alcune immagini della discarica scattate dall'alto in cui si vedono cassonetti stradali, un copertone e dei fusti blu con un "simbolo che indica la presenza di materiali corrosivi":
Fortunatamente l'uomo non ha riportato particolari ferite ma solo qualche contusione. E' stato quindi dimesso dopo le visite. Sul posto sono intervenuti gli uomini del 118 e i Carabinieri.
Nel giugno del 2014 il Tar del Lazio aveva già preso atto della rinuncia di due dei quattro ricorrenti. "La pronuncia di oggi - commenta il Presidente della Regione, Augusto Rolladin - conferma la correttezza dell’operato".
Movimento non violento, Arci-Espace, Dora e L'Altra Valle d'Aosta chiamano a raccolta i valdostani per ricordare e rendere omaggio alle vittime del naufragio di sabato notte. Appuntamento alle 9. Obiettivo accendere 950 candele, una per ogni vittima.
L'incidente intorno alle 18,30 di oggi a Saint-Rhemy-en-Bosses, è andato a scontrarsi con la sua auto contro un camion. Sul posto è intervenuto l'elisoccorso, la squadra taglio dei vigili del fuoco e il 118.
I Carabinieri della Stazione di Saint-Pierre, che conducono le indagini assieme all'aliquota operativa della Compagnia di Aosta e al nucleo investigativo del reparto operativo, ieri hanno ascoltato sei persone, indicate dalle famiglie Sciulli-Jocallaz.
L'uomo è accusato di detenzione di materiale esplosivo. A confermare la misura del carcere è stato oggi il gip di Aosta che ha interrogato stamane nella casa circondariale di Brissogne.
La perizia disposta dal gip di Aosta nell'ambito dell'indagine per omicidio colposo e disastro colposo scagiona l'ingegnere di Fondazione montagna sicura Giuseppe Antonello e le guide alpine Stefano Pivot e Gianfranco Sappa.