Gian Maria Sertorio, Questore di Aosta, ha ricordato gli oltre 40 anni tra l’autobomba al pretore Selis e la sentenza definitiva del processo Geenna che ha cristallizzato l’esistenza di una locale di ‘ndrangheta in Valle.
L’uomo, aostano, è stato tratto in arresto in “flagranza differita”, dalle Volanti della Polizia, nel tardo pomeriggio di ieri. E’ accusato di maltrattamenti in famiglia. Segnalate le minacce ricevute, la donna ha denunciato anche episodi di violenze fisiche.
Si è chiuso oggi, martedì 8 aprile, il procedimento penale nei confronti di Federico Pretti, medico 47enne responsabile della struttura di Neurochirurgia dell’ospedale Parini. Il pronunciamento del giudice segue la condotta riparatoria dell’imputato.
Il corpo senza vita dell'uomo, un 40enne, domiciliato della valle di Chamonix, è stato recuperato ieri mattina dal Peloton de gendarmerie d’haute montagne nell'area della Petite Aiguille Verte
L’uomo è stato individuato dai Carabinieri a bordo della sua auto, con la refurtiva (circa 800 euro) ancora a bordo. E’ accusato di aver sottratto generi alimentari ed altro in cinque esercizi commerciali.
L’uomo, un 44enne francese, ha riportato un politrauma. E’ stato recuperato, in elicottero, dal Soccorso Alpino Valdostano nella zona sopra alla galleria che si trova a circa 700 metri dall’imbocco del traforo.
Valerio Segor era tra gli indagati iniziali. Alla chiusura dell’inchiesta ha chiesto di essere interrogato dal pm. Il suo legale: “emersa la totale assenza di responsabilità”. Chiesto il processo per nove indagati. L’udienza preliminare il 17 settembre.
A dare l’allarme alcuni cittadini che, notando le fiamme, hanno contattato tempestivamente i soccorsi, evitando che il rogo si propagasse ulteriormente. L’incendio è stato domato in breve tempo dalla squadra intervenuta. Non si esclude, tra le cause, l’origine accidentale o dolosa del rogo.
Due uomini, un 40enne trentino e un 35enne francese, sono morti sabato 5 aprile sul Monte Bianco dopo essere precipitati in crepacci durante escursioni in fuoripista.
Tentata truffa ad Aosta: un 59enne evaso si finge carabiniere. Arrestato e condannato a 2 anni, anche grazie alle segnalazioni giunte ai militari. I Carabinieri intensificano la prevenzione nelle parrocchie con incontri e materiale informativo.
I fatti sono accaduti nel pomeriggio di ieri, venerdì 4 aprile, a Verrès, lungo la mulattiera che porta al castello del paese. La giovane è stata elitrasportata al "Parini". Accertamenti dei Carabinieri in corso per chiarire gli esatti contorni dell'accaduto.
E’ accaduto ieri, giovedì 3 aprile, nel primo pomeriggio, in territorio elvetico, non distante dal confine. La vittima è uno svizzero di 34 anni. L’uomo era diretto, con un compagno, verso il bivacco Valsorey.
Le cause del rogo sono ancora in fase di accertamento. Per consentire le operazioni di spegnimento e bonifica ,una parte di Corso Padre Lorenzo è attualmente chiusa al traffico.
Il ragazzo, residente ad Aosta, è stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile della Questura di Aosta. Nella perquisizione dell’abitazione, trovati anche circa 50 grammi di hashish. Contatti con i clienti attraverso chat criptate.
La terra ha tremato alle 23.32 di ieri, lunedì 31 marzo, con epicentro 6 km a sud-est di Oyace. Una prima scossa era avvenuta alle 19.30, con origine 6 km a nord di Quart. Si tratta della stessa area montuosa interessata dai fenomeni degli scorsi 27 febbraio e 21 marzo.
Si tratta di un gruppo di persone che, il 2 maggio 2020, aveva presenziato, in piazza Chanoux ad Aosta, a una manifestazione di protesta promossa dalle “Mascherine Tricolore”. In 6 hanno deciso di ricorrere.