I supereroi Marvel raccontano la fisica in una mostra

Fino al 17 marzo sarà possibile visitare, nei diversi piani della Biblioteca regionale, la mostra "Supereroi e Radiazioni. Il ruolo della Fisica Medica nei fumetti Marvel”. Qui, otto trittici racconteranno la genesi dei grandi eroi statunitensi, spiegando l'origine scientifica dei loro poteri.
La mostra “Supereroi e Radiazioni. Il ruolo della Fisica Medica nei fumetti Marvel”
Cultura

Nati quasi tutti negli anni ’60, dalla penna del “Sorridente” Stan Lee e dalla matita del “Re” Jack Kirby, i fumetti dei supereroi americani sono stati visti, per lungo tempo, come un prodotto per bambini. Dopo il boom degli anni Novanta – e una ipercinetica “cucciolata” di nuovi disegnatori –, il grande ritorno in auge è avvenuto nei primi 2000, con le serie tv e soprattutto i 31 film, ad oggi, targati Marvel Cinematic Universe.

E, complice anche il mantra della “Casa delle Idee” statunitense – quello dei “supereroi con superproblemi” –, i comics sono diventati progressivamente un prodotto per lettori sempre più grandi, consapevoli e maturi. Questioni cui si aggiunge un altro tassello fondamentale: le genesi stessa degli eroi cartacei che si lega a doppio filo alla ricerca scientifica.

Proprio per celebrare questa connessione, la Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta ospiterà fino al 17 marzo la mostra – organizzata in collaborazione tra la struttura di Fisica sanitaria dell’Ospedale “Parini”, l’Associazione italiana di fisica medica, la biblioteca stessa e Wow Spazio fumetto – “Supereroi e Radiazioni. Il ruolo della Fisica Medica nei fumetti Marvel”, visitabile sui diversi piani dell’edificio.

Qui, negli otto trittici in esposizione, sarà possibile scoprire le origini di ogni supereroe, il tipo di radiazione che gli ha “donato” i poteri e la storia stessa – con i suoi protagonisti, medici e fisici – che hanno fatto della ricerca sulla radiazione, o della scoperta, la loro vita.

Dall’incidente con i Raggi Cosmici che ha dato vita ai Fantastici 4 fino all’esplosione di raggi gamma che ha generato l’Incredibile Hulk, il percorso espositivo racconta anche i Raggi X dei quali era irradiato il ragno che ha morso Peter Parker, trasformandolo in Spider-Man nella primissima, indimenticabile storia disegnata da Steve Ditko (e qui in una mitologica copertina di Todd McFarlane). Non solo, perché tra le sale della biblioteca sarà possibile imbattersi negli X-Men – i “Figli dell’atomo” per eccellenza –, occasione per parlare delle mutazioni genetiche, assieme il loro storico antagonista Magneto, dal quale scoprire tutti i segreti dei campi magnetici.

Ma c’è spazio anche per la radiottività, capace di rendere cieco – dopo un incidente stradale nel cuore di New York – il giovane Matt Murdock, sviluppandone però a dismisura gli altri sensi. Soprattutto, il suo famoso senso “radar” che lo renderà Daredevil – in Italia a lungo solo Devil –, lo scurissimo “Uomo senza paura” a difesa del quartiere di Hell’s Kitchen.

Sulla tecnologia si basano invece i pannelli che raccontano del miliardario Tony Stark, genio e playboy – ma anche con diversi problemi di temperamento e di alcolismo –, destinato a costruire l’ipertecnologica armatura che lo renderà l’Invincibile Iron Man. Così come le nanotecnologie e le nanoparticelle che renderanno il dottor Hank Pym il primo Ant-Man, capace di viaggiare nei mondi subcellulari e subatomici.

“Si tratta di una modalità coinvolgente e innovativa per spiegare ai ragazzi il complesso e affascinante mondo delle radiazioni e la loro applicazione per la salute umana – spiega la dottoressa Stefania Aimonetto, direttrice della Struttura semplice dipartimentale di Fisica Sanitaria dell’Usl Valle d’Aosta –. È anche l’occasione per promuovere il metodo scientifico, chiarire dubbi e sfatare fake news”.

La mostra, adatta anche ai bambini, vuole anche avere valenza di “orientamento” per gli studenti valdostani che stanno pensando ad un futuro nelle professioni sanitarie. Per questo, con il supporto della Sovrintendenza agli Studi, per tutta la durata dell’esposizione le scuole sono state invitate ad aderire alle visite guidate da un esperto della struttura di Fisica medica.

“I nostri interlocutori principali sono proprio gli studenti che stanno pensando di seguire studi scientifici o sono già decisi verso una professione sanitaria – conclude Aimonetto –, e magari poco conoscono come la professione del Fisico Medico sia essenziale nella gestione e utilizzo delle radiazioni applicate alla moderna medicina in campo diagnostico e terapeutico”.

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