Imprese, in Valle chiudono i negozi e aumentano bar e ristoranti. Il traino è il turismo

I dati, emersi dalla ricerca sulle imprese del terziario sul territorio nel secondo semestre 2019 da Confcommercio Valle d’Aosta assieme a Format Research, fanno segnare un -23% per l’agricoltura, -12% per l’industria, e -6% per quel che riguarda il terziario.
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Economia

Le imprese, in Valle d’Aosta sono oltre 12 mila 300, e se si escludono dal conteggio quelle agricole, è il terziario a farla da padrone rappresentando il 64% dell’intero tessuto produttivo della regione, ed il 73% dei lavoratori.

Tessuto che però, nell’ultimo decennio, ha subito un deterioramento delle imprese attive in tutti i comparti economici.

E i dati, emersi dalla ricerca sulle imprese del terziario operative sul territorio realizzata nel secondo semestre 2019 da Confcommercio Valle d’Aosta in collaborazione con Format Research, fanno segnare un -23% per l’agricoltura, -12% per l’industria, e -6% per quel che riguarda il terziario.

infografica Confcommercio

O meglio, per dirla con la stessa Confcommercio, giocando di estrema sintesi: “chiudono sempre più negozi in Valle d’Aosta mentre aumentano bar, ristoranti e strutture ricettive. Cala la fiducia delle imprese del terziario in vista della prima metà del 2020 e non ripartono i ricavi”.

Cala il terziario, ma aumentano le imprese del turismo

“Il calo del comparto del terziario – spiegano infatti da Confcommercio – è stato fortemente influenzato dal crollo del commercio (-17%), mentre sono aumentate le imprese del turismo (+7%). Anche nel 2019 si è assistito ad un calo del numero delle imprese esistenti in regione: il saldo tra imprese nuove nate e imprese cessate nel terziario è stato pari a -109 unità”, valore che si desume calcolando l’apertura di 244 imprese e della chiusura di 353 imprese.

Infografica confcommercio

Flessione in vista per il 2020

Se nella seconda metà del 2019 la fiducia delle imprese valdostane del terziario è rimasta stabile, sia per l’andamento dell’economia italiana sia per quello della propria attività, da qui a giugno 2020 la previsione è in flessione.

Stando alla ricerca di Confcommercio e Format Research le imprese del commercio al dettaglio mostrano risultati decisamente inferiori alla media. Ma soprattutto restano fermi i ricavi, con un “outlook” peggiorativo per i prossimi sei mesi. Contesto che fa calare la quota di imprese del terziario che si recano in banca per chiedere credito, così come le risposte positive.

Anche la fiducia nell’occupazione scricchiola

Se da un lato la situazione valdostana ha visto migliorare il dato occupazionale nella seconda metà del 2019, le imprese del terziario della Valle d’Aosta sono tuttavia meno ottimiste in vista del primo semestre 2020, con un indice che passa da 50,5 a 50.

Due imprese su tre – spiega il report – ravvisano una sostanziale stabilità dei prezzi praticati dai fornitori nella seconda metà del 2019, prezzi che però dovrebbero abbassarsi nella prima parte del 2020. Migliora però la situazione relativa ai tempi di pagamento da parte dei clienti, con le tempistiche che si accorciano e che, per la prima metà del 2020, sono in ulteriore miglioramento.

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