I rappresentanti delle imprese edili valdostane si rivolgono al Governo nazionale. E chiedono chiarezza sul Superbonus e sul Pnrr, ma anche sugli aumenti dei prezzi, che mettono in crisi i lavori in corso d’opera.
Ieri, infatti – mercoledì 20 aprile –, una cinquantina di rappresentanti delle aziende del territorio hanno preso parte ad una riunione straordinaria delle imprese di costruzione, a distanza di un mese dall’ultima, organizzata alla Pépinière d’Entreprises di Aosta da Sezione Edile Confindustria Valle d’Aosta, Cna Valle d’Aosta e Confartigianato Imprese Valle d’Aosta.
“Abbiamo presentato le iniziative andate in porto in questo mese – sottolineato in una nota congiunta i rappresentanti delle tre sigle datoriali Laurent Visini, Andrea Caruso e Claudio Varisellaz –, tra cui la delibera della Giunta regionale 381 di lunedì 11 aprile che deroga i progettisti dall’Elenco Prezzi per diverse materie prime e dà la possibilità di rifinanziare parzialmente i progetti non ancora in fase di appalto. Resta un problema annoso, quello dei lavori in corso d’opera: occorrono misure di rifinanziamento per compensare gli aumenti in atto, tutti documentati dalle aziende”.
Durante la serata le associazioni hanno chiesto alle imprese di analizzare a fondo i bandi di gara a cui intendono partecipare: “Capiamo la necessità di lavorare – si legge ancora nel comunicato –, ma in questo momento è necessario essere ludici e non avventati. L’invito, ancora una volta, è a fare i giusti calcoli prima di presentare le offerte, considerato il momento di forte instabilità del mercato”.
Non solo, perché agli occhi dell’opinione pubblica il settore delle costruzioni – tra Superbonus ed il prossimo avvio dei progetti del Pnrr – pare vivere un momento di forte crescita. La realtà, però, è un po’ diversa: “Una situazione paradossale, visto le difficoltà che stiamo vivendo. In un certo senso siamo contenti di aver condiviso queste perplessità con i rappresentanti degli ordini professionali, che come noi vivono questa situazione di estrema difficoltà”, spiegano sempre Visini, Caruso e Varisellaz.
Problemi di tempismo, dato che la sostanziale concomitanza tra la partenza dei lavori del Piano nazionale di ripresa e resilienza ed il termine ultimo per completare le opere del Superbonus potrebbe mettere ancora più in difficoltà l’intero comparto. “Ecco è necessario che il governo Draghi intervenga con urgenza per rendere strutturale il Superbonus per almeno dieci anni e prolungare oltre il 2026 i tempi di intervento del Pnrr. A livello nazionale è necessario che si inizi a monitorare e vigilare sugli aumenti ingiustificati delle materie prime. Senza misure di questo tipo il rischio è che le imprese vadano in ulteriore sofferenza, con ripercussioni importanti a livello sociale come il ricorso alla cassa integrazione o ai licenziamenti”, dicono le associazioni datoriali delle imprese edili.
Presenti alla serata anche i presidenti regionali del Collegio Geometri e Geometri Laureati Remy Vauterin, dell’Ordine degli Ingegneri Corrado Cavallero e dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Sandro Sapia. “Il dialogo con loro è stato fruttuoso e interessante – si legge ancora nella nota –: abbiamo analizzato le preoccupazioni riguardanti i bonus e il Pnrr, trovando spesso e volentieri posizioni comuni”.