Nessuna proroga dell’esenzione per i dehors di Aosta, si era detto a maggio in Consiglio comunale. Invece no.
Il problema si era posto in realtà a partire dal 31 marzo, con la fine dello stato di emergenza a livello nazionale ed il Comune impegnato a cercare soluzioni per continuare a non far pagare l’occupazione di suolo pubblico ai commercianti e agli esercizi cittadini, che avevano allargato i propri dehors cercando così di compensare le restrizioni – distanziamento in primis – imposte dalla pandemia.
Dopo il primo “no”, la Giunta del capoluogo cambia direzione prendendo atto – in delibera – delle disposizioni del decreto “Aiuti Ter”, approvato dal fu governo Draghi lo scorso 23 settembre e convertito in legge, che proroga fino al 31 dicembre 2022 la misura per dehors e tavolini all’aperto varata in piena emergenza sanitaria.
L’Esecutivo comunale aveva già disposto di mantenere validi fino al 27 ottobre 2022 gli indirizzi espressi sugli ampliamenti dei dehors per le imprese di pubblico esercizio, come previsto dalla legge regionale 3 del 2022 che dispone, tra le altre cose, la proroga delle modalità semplificate a carattere temporaneo sino a 210 giorni successivi alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica. Per l’applicazione del Canone unico patrimoniale resteranno, invece, valide le disposizioni in vigore, ovvero l’esenzione esclusivamente riguardo la parte di ampliamento delle superfici.
“Si tratta di un piccolo ma significativo segnale che questa Amministrazione intende dare al mondo del commercio e delle attività produttive, in generale, in una fase particolarmente critica che sembra segnare un punto di arresto, se non addirittura di regresso, nel processo di ripresa che era seguito alla crisi economica scatenata dalla pandemia – commenta l’assessora comunale allo Sviluppo economico Alina Sapinet -. Da parte nostra la volontà è di cercare sempre nuove strade per sostenere la ripresa del tessuto economico cittadino. In questo senso vanno le numerose manifestazioni che abbiamo promosso o stiamo lanciando nelle ultime settimane, così come la collaborazione con le associazioni di categoria come nel caso della prossima inaugurazione della presenza di Coldiretti all’interno del Mercato coperto“.
Una risposta
Ma vi sembra normale? L ennesima beffa x i cittadini che hanno tollerato e sopportato occupazione di suolo pubblico, musica o rumore molesti … Una volta aosta era una bella città una perla nelle Alpi, adesso un ridicolo ammasso di locali senza regole in cui chi urla ha la meglio. Bravi forse faceva comodo cosi