Dopo le code di ieri davanti alla biglietteria e le conseguenti polemiche, la seconda giornata di sci a Cervinia si è svolta senza intoppi.
Purtroppo le correzioni apportate sembrano non essere state sufficienti per il Governo, che ha deciso con l’ultimo Dpcm lo stop dei comprensori sciistici, salvo che per gli atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Comitato Italiano Paralimpico e/o dalle rispettive federazioni.
Uno spiraglio arriva però da Roma. “Gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.
La Regione si è messa già al lavoro questa mattina, come spiega l’Assessore competente Luigi Bertschy: “Siamo in contatto da stamane con le altre regioni e con l’Anef (associazione nazionale esercenti funiviari) per trovare una sintesi su un protocollo da presentare al Cts”. La sintesi va trovata sull’utilizzo della mascherina chirurgica e sulla portata degli impianti. In settimana si potrà capire se c’è lo spazio per un accordo e se lo Stato accoglierà le nostre proposte”.
L’obiettivo è fare presto. “Abbiamo bisogno di dare la sicurezza che la stagione sciistica possa svolgersi, soprattutto per l’indotto che essa rappresenta per la nostra regione“.
2.600 presenze registrate ieri a Cervinia, 2.900 oggi. Secondo il Presidente e amministratore delegato di Cervino Spa Matteo Zanetti, il comprensorio poteva continuare a essere il banco di prova dei protocolli sanitari “per testare criticità e intervenire per migliorare fino all’ottimizzazione del servizio”.
Le code immortalate ieri, non si sono viste oggi, come conferma anche l’Assessore Bertschy arrivato fin dalle 7 sulle piste da sci.
“E’ andata molto bene oggi – sottolinea Zanetti – Abbiamo modificato, sulla base di ieri, alcuni aspetti. In particolare sono stati messi dei blocchi ulteriori già direttamente ai parcheggi, scaglionando la gente. Quello che ci ha maggiormente aiutato è stato il fatto che non erano in vendita gli stagionali, quelli che hanno intasato ieri le casse. Se la gente avesse pensato di acquistarli nei giorni precedenti o nelle casse di altri impianti, ieri non ci sarebbero state code”.
A Zanetti resta il rammarico per la decisione del Governo. “Abbiamo dimostrato che lavorando in determinati modi si può ottenere un risultato. Non si capisce come mai, alcune nazioni che percentualmente sono messe peggio di noi a livello di contagi, hanno oggi tutti i ghiacciai aperti senza limitazioni.”