Asili con posti ridotti drasticamente e costi triplicati. Sempre che il finanziamento incrociato stanziato dal Comune e dalla Regione resti lo stesso.
Il Capoluogo presenta il documento “Aosta Riparte”, pensa a come offrire servizi per l’estate ai bambini e ragazzi – ma anche dedicati agli anziani –, ma cerca di capire quale possa essere l’orizzonte dopo la bella stagione. Un orizzonte, al momento, nebuloso.
È il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz a fare un quadro, non senza preoccupazioni: “I Servizi per l’Infanzia saranno un enorme problema. Prima della pandemia avevamo 126 posti su tre asili nido, via Roma, viale Europa e ‘Berra’, che ci costavano grossomodo 100mila euro al mese. 18mila derivanti dalle quote degli utenti, 71mila dal finanziamento regionale e 11mila euro sono il ‘delta’ finanziato dal Comune. Un posto a bambino ci costava circa 800 euro a mese. Con le nuove normative da rispettare, con il rapporto educatore/bambino di 1 a 3 e le misure di sicurezza, teorizzando che i soldi a disposizione restino gli stessi, riusciremmo a garantire 45 posti negli asili nido”.
Costi che però si alzerebbero: “Se calcoliamo minori quote per l’utente – prosegue Centoz –, ed un contributo della Regione che resti uguale, il costo per il Comune sarebbe di 40mila euro, circa 2.600-2.700 euro al mese a bambino. Per quello abbiamo deciso di introdurre anche l’educativa familiare (se ne parlava sempre qui, ndr.), perché le misure di contenimento ci porterebbero ad una riduzione dei posti negli asili nido che costerebbero però circa tre volte tanto. Per questo è un ragionamento da fare adesso, prima dell’estate”.