Aosta, in Consiglio una mozione per chiedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre

A chiedere di conferire il riconoscimento alla Senatrice a vita, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau - è la consigliera Carpinello (Altra VdA) per "i valori di solidarietà umana che essa incarna e difende e gratitudine per il valore che la sua figura rappresenta nella lotta per l'affermazione dei diritti umani”.
La Senatrice a vita Liliana Segre con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Politica

Solidarietà a Liliana Segre, ma soprattutto una richiesta: concedere alla Senatrice a vita – deportata a 13 anni e sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz-Brikenau – la cittadinanza onoraria di Aosta.

Dopo il caso scoppiato a Biella e la scelta all’unanimità – la notizia è di oggi, 26 novembre – appena fatta dalla città di Ivrea di conferire a Segre la cittadinanza onoraria, ora è Aosta a stringersi attorno alla Senatrice.

La mozione che chiede di conferire il riconoscimento a Segre farà capolino nella due giorni di Consiglio comunale che aprirà i suoi lavori domani, mercoledì 27, sarà portata in aula dalla consigliera dell’Altra VdA Carola Carpinello che nelle motivazioni della richiesta ricorda l’assegnazione della “scorta di due carabinieri a causa dei numerosi (più di 200 al giorno) messaggi di minacce e odio da lei ricevuti”, ma anche “la lotta resistenziale della Valle d’Aosta (allora Provincia di Aosta) riconosciuta con la medaglia d’oro al valore militare per la guerra di Liberazione” ed il “doloroso tributo pagato dalla nostra regione alle leggi razziali, antisemite e razziste”.

Carpinello, quindi, chiederà al Consiglio due impegni specifici: “Esprimere solidarietà alla senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio, contro la campagna di odio e scherno di cui è oggetto da parte anche di rappresentanti politici che, con il loro modo di agire e di comunicare, contribuiscono a creare un clima di deterioramento e di imbarbarimento della civile convivenza” e di “Conferire alla senatrice la cittadinanza onoraria della città di Aosta come riconoscimento dei valori di solidarietà umana che essa incarna e difende e gratitudine per il valore che la sua figura rappresenta nella lotta per l’affermazione dei diritti umani”.

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