L’obiettivo è uno: cercare di dare risposte ai nuclei di Edilizia residenziale pubblica che da tempo – a volte da anni – aspettano l’affidamento definitivo di un alloggio.
Così il Comune di Aosta ha approvato l’aggiornamento della graduatoria Erp che, ad oggi, vede 492 nuclei in elenco. Il motivo lo spiega l’Assessore alle Politiche sociali del Capoluogo Luca Girasole: “Ad oggi la priorità è quella di dare risposte a chi è in graduatoria, perché chi è nelle prime posizioni non è ancora in uno stato di emergenza conclamata ma ha bisogno evidentemente di soluzioni urgenti dal momento che ci sono casi di persone senza reddito, o con minori a carico o con invalidità”.
Anticipare, quindi, l’emergenza: “È importante dare risposte per evitare che le situazioni diventino un ‘circolo vizioso’ dal momento che la graduatoria, spesso, è anticamera dell’emergenza. Cercare di anticipare i problemi porta dei benefici, e con gli affitti calcolati sul reddito Isee questi nuclei che oggi si trovano a pagare un canone a prezzo di mercato, con le case popolari avranno più possibilità di ‘respirare’”.
I numeri
Gli alloggi Erp disponibili, in buona parte, sono quelli all’interno dell’edificio detto “Contratto di Quartiere I”, il grosso complesso giallo dietro il Palazzo Cogne che accoglie anche i nuclei traslocati dal “Grattacielo Alto” distante poche centinaia di metri.
“Gli alloggi disponibili sono 41 – prosegue l’Assessore – 4 per l’Emergenza abitativa, 4 per la mobilità volontaria (i cambi di alloggio, ndr.) mentre gli altri 33 rimangono per la graduatoria. Ora divideremo gli alloggi per numero di camere e prenderemo i primi nuclei, i più numerosi. Dopo si farà un sopralluogo con l’Arer”.
Nel frattempo partono dal Comune le missive: “Entro il fine settimana – spiega ancora Girasole – manderemo una lettera in cui chiediamo i requisiti ai primi 100 nuclei, e ci sarà tempo entro fine giugno per consegnare la documentazione. Dal 30 giugno in avanti, dopo le verifiche, partiremo con le assegnazioni”.
Un quartiere Cogne “alleggerito” dall’Emergenza abitativa
L’altro piano sul quale si muove l’Assessorato alle Politiche sociali del Capoluogo è quello di evitare di accumulare i casi di Emergenza abitativa nello stesso punto, ovvero il quartiere Cogne.
“Visto che in questi giorni si è parlato di ‘social housing’ nel quartiere – chiude Girasole – e visto che spesso le persone che vivono maggiori disagi ottengono case in Emergenza abitativa, il fatto di concentrarle nel quartiere è una delle cause dei problemi che si vivono. Stiamo cercando di alleggerire pressione ‘sociale’ delocalizzando anche le Emergenze abitative, senza concentrare troppi nuclei in difficoltà. L’idea è quella di cercare di dislocarle anche all’esterno, e dei 4 alloggi a disposizione per l’Emergenza due sono stati individuati in via Parigi”.