Approvato il bilancio regionale: “Abbiamo cercato di mantenere il welfare, riducendo gli eccessi”

Il Consiglio regionale, dopo due giorni e mezzo di dibattito, ha approvato, con 26 voti a favore e 8 contrari (Alpe e PD), i disegni di legge relativi alla finanziaria regionale e al bilancio di previsione per il triennio 2013-2015.
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Politica

Si è conclusa la maratona in Consiglio regionale, dopo due giorni e mezzo di dibattito, per l’approvazione dei disegni di legge relativi alla finanziaria regionale e al bilancio di previsione per il triennio 2013-2015, avvenuta con 26 voti a favore e 8 contrari (Alpe e PD).

Il bilancio della Regione per il triennio 2013-2015 pareggia, al netto delle partite di giro e delle contabilità speciali, sulla cifra complessiva di 1 miliardo 420 milioni di euro per l’anno 2013, di 1 miliardo 390 milioni per il 2014 e 1 miliardo 360 milioni nel 2015. Oltre la metà del bilancio regionale è assorbito da tre voci principali: le spese per il personale (18,05%) – che comprendono le spese per il personale regionale, per il personale direttivo e docente delle scuole e per i lavoratori assunti con contratti nazionali nel settore dell’agricoltura, delle risorse naturali e dei lavori pubblici -, la sanità (19,79%) e la finanza locale (16,84%). Per quest’ultima voce, le risorse sono così suddivise: 95,17 milioni di trasferimenti senza vincolo, 128 milioni di trasferimenti con vincolo agli investimenti, 11,43 milioni di euro per il Programma Fospi. Le misure anti-crisi sono state nella sostanza riconfermate anche per il 2013. Riguardo alla struttura delle entrate, l’incidenza tributaria è pari al 90%, i contributi e i trasferimenti statali, dell’Unione europea e di altri soggetti sono del 2,4%, le entrate extra-tributarie del 2.5%, i mutui e prestiti al 4,5%, con una riduzione dell’indebitamento nel triennio.

La discussione
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha voluto precisare che nel predisporre il bilanco  "ci sono state difficoltà oggettive che hanno comportato anche impatti importanti. È un documento che indica come saranno difficili i prossimi anni, anche se con questo documento contabile abbiamo cercato di mantenere il welfare, togliendo gli eccessi. La logica è quella di aiutare chi ha davvero bisogno". Parole che non hanno convinto il consigliere Raimondo Donzel (PD), che invece ha sottolineato come "la crisi abbia già inciso sul benessere dei valdostani. La disoccupazione è arrivata al 7 per cento, una cifra mai vista. Oggi prendiamo atto che le misure anti crisi messe in campo non hanno pagato. Le scelte sono state sbagliate. C’è stata una profonda incomprensione della crisi e la realtà è molto più dura del previsto".

Il Capogruppo della Stella Alpina, Francesco Salzone ammette che "con la situazione attuale c’è ben poco da fare, l’unico comune denominatore sono i tagli. Il processo di revisione della spesa del Governo Monti ha destabilizzato la capacità di spesa delle Regioni introducendo parametri poco condivisibili, ma che dobbiamo applicare. La conseguenza è un bilancio imposto che limita fortemente la componente discrezionale. La scure si abbatte su tutti i settori e bisogna fare i conti con la cruda realtà, che non dà segnali confortanti". Per Roberto Louvin (Alpe) "si tratta di un ‘mezzo bilancio’ perché varrà per sei mesi e chi verrà dopo sarà obbligato a riscriverlo. È stato dimezzato nelle risorse e non aiuta la comunità, le famiglie, le imprese a guardare oltre la scadenza del mandato politico. La Regione perde tempo, traccheggia e di fronte alla crisi spegne i motori, decreta la fine degli investimenti, ma non quella delle grandi opere che anzi vengono incrementate".  

Il consigliere Massimo Lattanzi (PdL) ha replicato che "di certo non ci aspettiamo che l’economia migliori a partire dal 2013, né pensiamo che potremo beneficiare di nuove entrate e quindi è stato impostato un bilancio in grado di reggere la situazione. Oggi la sfida è quella di mantenere i livelli essenziali minimi e la comunità valdostana deve prendere coscienza che dovrà mantenersi con le proprie risorse che sono molteplici". 

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