Caro energia: via libera ai 12 mln per famiglie e imprese. La minoranza: “Misure deboli”

Approvato in Consiglio regionale, con 32 voti a favore e 2 astensioni, il disegno di legge presentato nelle scorse settimane dalla Giunta regionale. In arrivo 4 mln per le famiglie e 8 per le imprese.
L'aula del Consiglio regionale
Politica

Misure deboli, carenti di visione e tardive“. E’ lapidario il commento da parte della minoranza sul disegno di legge in materia di contenimento dei costi energetici delle famiglie e a favore degli investimenti delle imprese, approvato nel pomeriggio di oggi in Consiglio regionale con 32 voti a favore e 2 astensioni (Minelli e Guichardaz).
12 milioni di euro, di cui 4 per le famiglie e 8 per le imprese. “Apparenti grandi numeri che spariscono di fronte ad altri numeri, quali le circa 11mila famiglie e le circa 11mila imprese valdostane“.

La Lega Vda ricorda di aver chiesto da tempo la riattivazione del Bon del Chauffage, anche nella versione di un Chèque energie proposto e bocciato a luglio con l’assestamento di bilancio.

“Una misura urgente che arriva in ritardo” ma “comunque a pochi giorni dal voto di domenica 25 settembre”. I consiglieri di opposizione contestano i passaggi frettolosi in Commissione. “Anche le parti sociali hanno espresso all’unanimità la loro perplessità sull’efficacia delle misure”. Oltre all’esiguità delle risorse stanziate – “ne erano state promesse altre” – la minoranza critica la scelta di accogliere in ordine cronologico le domande delle famiglie, “che penalizzerà la platea degli anziani, poco formati in tecnologia”. Per le imprese, invece, “si premiano gli interventi già in atto, indipendentemente dalla bontà dei progetti avviati e si invitano le imprese ad indebitarsi ulteriormente“.

Critiche rispedite al mittente dai banchi della maggioranza. “Stiamo affrontando un disegno di legge che in pancia ha 12 milioni di euro, in un momento non facile può esser un aiuto o sostegno” e ancora “Un provvedimento del quale dobbiamo andare fieri sapendo tutti che non sarà l’ultimo”. Lo anticipa l’Assessore allo sviluppo economico Luigi Bertschy: “Stiamo lavorando ad un nuovo provvedimento che darà risposte ancora all’agricoltura e al sociale”. Conferma il presidente della Regione Erik Lavevaz: “Questo impianto avrà delle iniezioni di risorse aggiuntive nei prossimi mesi, che derivano da economie di bilancio. Si tratta di un paio di milioni che potranno essere inseriti per le famiglie e potranno essere erogate con degli automatismi”. Altri 3 milioni li annuncia l’Assessore Sapinet per le aziende zootecniche. Dall’Assessore alle politiche sociali Alessandro Barmasse è arrivato invece un impegno a “valutare ulteriori criteri per regolare l’accesso agli aiuti da parte delle famiglie”.

Cosa prevede il Disegno di legge

Prevista l’erogazione di un contributo una tantum a fondo perduto a favore dei nuclei familiari residenti con Isee non superiore a 20.000 euro, da differenziare, nell’importo, in base al valore dell’indicatore e al numero dei componenti il nucleo. Ulteriori criteri verranno definiti da una delibera di Giunta.
Per le imprese, nonché per i proprietari o gestori dei rifugi alpini e i proprietari di alpeggi o mayen ubicati nel territorio regionale, ancorché non titolari o conduttori di aziende agricole, saranno concessi contributi per spese di investimento effettuate. I contributi a fondo perduto sono concessi per favorire la continuità negli investimenti utili al mantenimento della competitività delle aziende valdostane, a parziale copertura dei costi in beni strumentali o in opere di adeguamento degli spazi funzionali all’esercizio dell’impresa, purché sostenuti dal 1° giugno 2022 al 31 ottobre 2022. L’agevolazione, pari al 35% della spesa complessiva ammissibile per singola impresa, per un importo minimo di 5.000 e massimo di 150.000 euro, con contributi variabili da un minimo di 1.500 a un massimo di 45.000 euro. L’intensità dell’aiuto è elevata al 45% per gli investimenti, che saranno individuati nella disciplina attuativa, finalizzati all’efficientamento energetico o al miglioramento delle condizioni di approvvigionamento idrico (il limite minimo di spesa ammissibile è di 5.000, il massimo è di 200.000 euro).
In considerazione delle difficoltà in cui versa il settore dell’agricoltura dovute anche al deficit idrico e alla siccità, per le imprese agricole e i proprietari di alpeggi e mayen, il contributo pubblico è elevato al 45% a prescindere dalla tipologia e dall’investimento realizzato.

Il termine di presentazione delle domande per i contributi a imprese e famiglie è il 15 novembre 2022.

Per garantire la piena attuazione del Programma triennale dei lavori pubblici 2022-2024, il disegno di legge stabilisce che sia possibile attingere agli appositi fondi istituiti nello stato di previsione della spesa regionale, per fronteggiare maggiori bisogni finanziari dovuti a sopravvenute esigenze collegate ai recenti, eccezionali, aumenti dei prezzi, oltre che per assicurare la regolare prosecuzione di lavori già aggiudicati anche per consentire l’avvio dei lavori per i quali si renda necessario l’aggiornamento del quadro economico dei progetti da porre a base di gara. 

Approvato all’unanimità, durante il dibattito in aula, un un ordine del giorno, dei gruppi Lega VdA e FI, che prevede una specifica forma di tutela a favore dei nuclei familiari nei quali siano presenti minori e/o soggetti con handicap grave.

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