Cassate le domande di attualità, il Consiglio comunale di Aosta si arena prima di partire

Dopo due ore dalla convocazione l'Assemblea cittadina di oggi non ha ancora preso il via. L'opposizione, che si è vista rifiutare otto domande di attualità su nove dalla Presidenza del Consiglio, alza le barricate. Ora, nelle "stanze virtuali" si cerca una mediazione per partire.
Il Consiglio comunale di Aosta - foto Twitter Città di Aosta
Politica

Saltano le domande di attualità in Consiglio comunale ad Aosta, e l’Assemblea del Capoluogo si inchioda prima ancora di partire.

Sono sette i “Question time” cassati su nove prima della seduta da parte del Presidente del Consiglio Tonino – generalmente trattati in apertura dei lavori consiliari – hanno avuto un risultato: l’opposizione alza le barricate, i lavori si bloccano, mentre si susseguono gli incontri virtuali tra capigruppo e Ufficio di Presidenza per dirimere la matassa e tentare di far partire un Consiglio che ha già un ritardo di due ore.

Impegnati nel dibattito di cui sopra, qualche informazione arriva da Sergio Togni, capogruppo della Lega Vallée d’Aoste, che spiega: “Non sono state accettate delle banalissime domande di attualità, che a rigor di logica potevano essere invece inserite nell’ordine del giorno. Si parla di interpretazioni diverse sul fatto che alcune siano o meno di attualità. La questione non investe Lega perché il nostro atto era stato accettato. Va però detto che le domande di attualità si esauriscono in meno di cinque minuti e si potevano accettare”.

Partiti i lavori all’alba delle 11.20, il Presidente del Consiglio Luca Tonino spiega: “Sono giunte alla presidenza una serie di domande di attualità che non erano assolutamente ammissibili. Non si limita nessuno spazio di democrazia e non si inibisce il corretto funzionamento del Consiglio. Il regolamento dice delle cose precise”. Una nota dell’Amministrazione di poco antecedente alla ripresa del Consiglio aggiunge: “Il motivo della discussione è relativa al mancato accoglimento di alcune domande di attualità presentate dai consiglieri di opposizione all’interno dell’ordine del giorno del Consiglio dovuta alla mancanza del requisito previsto dal comma 1 dell’art.89 del regolamento del Consiglio comunale che specifica che le domande di attualità sono da formulare su ‘fatti recenti e sopravvenuti dopo la scadenza per la presentazione di interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno e non riconducibili ad una delle questioni da trattare in base all’ordine del giorno’“.

Le domande di attualità contestate

Diversi e di diverso tipo gli atti rispediti al mittente prima dell’inizio del Consiglio. A partire da un “Question time” targato Rinascimento sull’applicazione IO del Ministero dell’Innovazione nel quale si chiedeva la motivazione della mancata adesione al progetto da parte del Comune. La seconda domanda – sempre posta da Rinascimento – chiedeva invece conto delle iniziative nei primi 100 giorni di Governo Nuti in materia di Arte e Cultura, dei costi e dei ritorni, dei progetti  in prossimo rilascio e quali fossero gli spazi espositivi a disposizione del Comune, come sono attualmente impegnati e come si intendesse impegnarli.

Dal gruppo Fratelli d’Italia – Forza Italia è arrivata invece la richiesta di chiarimento sugli orari di chiusura dei lavori consiliari, oltre ad un’altra domanda sulle segnalazioni di rifiutifuori controllo”, ossia depositati non nei cassonetti e nemmeno a lato, ma a fianco di strade o in spazi verdi pubblici.

Sempre Rinascimento aveva poi messo in campo altre tre richieste: la ragione di una proroga solamente alla data del 31 gennaio della gratuità dei parcheggi per gli operatori sanitari; l’impegno del Sindaco, “dichiarato pochi giorni prima del ballottaggio di piantare 100 piante nei primi 100 giorni e di piantare il doppio delle piante abbattute” e sulla mancanza di un riscontro all’istanza promossa dell’Associazione Artisti Valdostani riguardo la gestione dello spazio espositivoSan Gratoin via De Tillier.

Rinascimento: “Un mero atto di censura”

Nel primo pomeriggio, ad esprimersi nel merito è il gruppo Rinascimento Valle d’Aosta: “Questa mattina, in apertura del Consiglio Comunale – si legge in una nota -, abbiamo assistito alla pagina più scura e inquietante di questa seppur giovane Amministrazione. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale ha cassato e escluso dalla discussione in  Consiglio tutte le domande di attualità presentate dal nostro Movimento oltre a ulteriori tre degli altri gruppi di opposizione. La motivazione è del tutto assurda ossia il fatto che le domande di attualità debbano afferire a notizie e fatti successivi al termine di scadenza di presentazione delle altre istanze ossia interpellanze, interrogazioni, mozioni e ordini del giorno. Abbiamo pertanto illustrato come le domande di attualità fossero relative a fatti e notizie emersi nei tempi suindicati ma, in piena contraddizione, è stata reiterata la censura”.

Non solo: “Al riguardo – prosegue Rinascimento – l’Ufficio di Presidenza del Consiglio non si è mostrato compatto in quanto il vice Presidente del Consiglio Renato Favre ha espresso assoluta contrarietà rispetto all’approccio tenuto da Luca Tonino. Inoltre se la ratio della motivazione, come presumiamo, sia di non ridurre strumentalmente il tempo a disposizione dei consiglieri per le risposte, teniamo a precisare che le domande di attualità non sono consegnate ‘pochi minuti prima’ della adunanze consiliari ma ben oltre 24 ore prima e pertanto lasciano esse stesse ampio tempo agli interpellati per documentarsi e predisporre le repliche. Inoltre è stato fatto presente come le domande di attualità non rappresentassero un elemento di ostruzionismo alle iniziative della maggioranza in quanto la stessa ha all’ordine del giorno due sole iniziative presentate contro le 39 dell’opposizione“.

“Quanto accaduto, anche alla luce delle spiegazioni di cui sopra, è palesemente un mero atto di censura rispetto a tematiche che evidentemente sono ritenute scomode da parte della maggioranza – chiude la nota -. Rinascimento riproporrà le tematiche censurate nelle prossime riunioni”.

Forza Italia, il regolamento consiliare interpretato a uso e consumo della maggioranza

“Quanto accaduto questa mattina in Consiglio comunale ad Aosta, ha dimostrato una volta di più l’incapacità della maggioranza capitanata dal sindaco Nuti di volere affrontare nel merito i numerosi problemi che attanagliano la città, visto che, attraverso la sapiente regia del presidente del Consiglio comunale, che ha interpretato il regolamento consiliare a uso e consumo della sua stessa maggioranza, sono state rigettate tutta una serie di domande di attualità che, invece, non soltanto era possibile, ma era doveroso accettare e discutere”.

A dirlo, in una nota, il consigliere di Forza Italia e Vicepresidente del Consiglio comunale Renato Favre, che aggiunge: “Quanto avvenuto è da stigmatizzare nella maniera più assoluta, in quanto l’arbitro si è trasformato in allenatore-giocatore della maggioranza. Una maggioranza che cerca di nascondere la propria incapacità propositiva ormai cronica, che l’ha portata in questa adunanza a promuovere appena due punti all’ordine del giorno sugli oltre 30 in discussione, tentando di mettere il bavaglio al dibattito consiliare promosso dai gruppi di opposizione. Della serie: se non lavoriamo noi, facciamo in modo che nemmeno la minoranza lavori. Una tattica ostruzionistica suicida, che noi respingiamo con forza, così come respingiamo con forza il modus operandi adottato dal presidente del Consiglio comunale, che richiamiamo anzi ai suoi doveri di trasparenza e di imparzialità al fine di garantire e tutelare un dibattito consiliare libero da qualsivoglia condizionamento”.

0 risposte

    1. No, non è troppo. La questione è stata aperta e chiusa ad inzio seduta, poi mi sono messo a seguire i lavori. Comunque sì, sto cercando di ottenere le domande di attualità presentate che integrerò nel testo appena le avrò raccolte tutte.

      Saluti,
      LV

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