“Una scelta sbagliata e inattuale”. E’ quanto ribadisce con una nota Legambiente Valle d’Aosta invitando il Consiglio regionale ad approfondire la riflessione rispetto all’ipotesi di approvare nel Defr l’obiettivo: “Realizzare il collegamento tra i comprensori di Cervinia e Monterosa”.
“Questa grande opera è inopportuna in considerazione della particolarità del Vallone delle Cime Bianche: ancora intatto e privo di infrastrutturazioni e peculiare sul piano naturalistico e geologico. – spiega l’Associazione in una nota – Rammentiamo, inoltre, che il vallone è in massima parte una zona protetta (ZPS “Ambienti Glaciali del Gruppo del Monte Rosa”, IT1204220), tutelata dalla normativa europea (Rete Natura 2000, Direttiva Habitat)”.
Legambiente annuncia, quindi, di volersi attivare con ogni mezzo necessario, coinvolgendo altre associazioni e comitati, “per evitare questa devastazione ambientale e questo spreco di denaro pubblico; l’opera costerà oltre 50 milioni di euro e per studi di fattibilità sono già stati spesi almeno 250.000 euro”.
Secondo l’Associazione le alternative sono quelle del turismo dolce: “le escursioni e le passeggiate tematiche in estate, le ciaspolate invernali, complementari al pieno impiego degli impianti per lo sci da discesa che ci sono”.