Cittadella resta aperta, bocciata la mozione per ritirare la proroga

L'atto era stato portato in Consiglio comunale dalla Lega, che contestava la nuova proroga tecnica senza un bando di gara alle spalle. Mozione bocciata con 19 astensioni e 6 voti a favore (Lega, M5s, Aiello e Caminiti del Misto di minoranza).
Cittadella dei giovani
Politica

Con 19 astensioni e sei voti a favore (Lega, MoVimento 5 Stelle, Aiello e Caminiti del Misto di minoranza) il Consiglio comunale di Aosta ha bocciato la mozione del Carroccio che puntava il dito contro i ritardi dell’Amministrazione nel realizzare un nuovo bando di gestione per la Cittadella dei Giovani, fattore che ha aperto alla seconda proroga tecnica per la struttura.

A illustrare la mozione il capogruppo leghista Étienne Andrione: “Sostanzialmente la Regione si è accorta che qualcosa non funziona – ha spiegato – e subordina il finanziamento ad un parere chiesto all’Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione, ndr.) sulla legittimità di questa nuova proroga. Il Comune invece si riferisce all’Anac per ‘buttare la palla in tribuna’. Quando non si sa cosa fare si chiede loro un parere e, senza aspettare una risposta, si prevede un’ulteriore proroga tecnica di 9 mesi senza un bando. Esistono limiti agli abusi, e questo è un abuso amministrativo”.

Poi la richiesta: “Chiedo di annullare immediatamente e in autotutela questa proroga – chiude Andrione – e di chiedere un parere all’Anac come fa la Regione. Oppure, mi dispiace, ma la Cittadella dei Giovani dovrà chiudere”. Il capogruppo leghista, poi aggiunge una “postilla”: alla richiesta di parere sulla proroga che il Comune rivolge all’Anac si aggiungerà anche quella dello stesso Andrione per valutarne la legittimità.

La risposta arriva dalla Vicesindaca Antonella Marcoz: “I maggiori finanziamenti sono in capo alla Regione, non possiamo prendere decisioni autonomamente ma dobbiamo confrontarci con loro. Le prime riunioni sono iniziate a gennaio 2018, volevamo andare in concessione con la nostra ipotesi di un futuro sempre più imprenditoriale per Cittadella: ovvero di dare sempre meno soldi pubblici per la gestione. Con la parte regionale però non si è mai trovato un accordo, ed ogni volta, visti gli avvicendamenti, c’è stato un confronto con un assessore differente che ha creato ritardi. Qui la volontà sembra un’altra: vogliamo chiudere Cittadella? Mettiamolo ai voti qui in Consiglio. È un servizio per i giovani e sociale, io non mi prendo questa responsabilità. Se si vuole chiudere la Cittadella lo si dica”.

La minoranza si divide

In “soccorso” alla mozione interviene Patrizia Pradelli (M5s): “Siamo per non chiudere la struttura – spiega -, perché è un luogo di ritrovo e attività per giovani e meno. Questo non include però che non si debbano seguire le regole e le leggi. Se c’è stato un abuso di proroghe continue che non dovevano esserci e Cittadella chiuderà non sarà colpa del collega Andrione ma dell’inadempienza dell’Amministrazione”.

Opposta la visione di Carola Carpinello, Altra VdA: “Il ruolo della Cittadella è fondamentale, e ho sempre sostenuto che dovrebbe avere più libertà, motivo per cui avremmo voluto un appalto più lungo che gli stessi gestori avrebbero preferito. Le proroghe costano un sacco di soldi all’amministrazione comunale e sono negative.  Ma usarle come sempre in maniera strumentale per chiudere Cittadella o chiedere un’altra gestione ha stufato. Se sono stati commessi illeciti il Comune ne risponderà, ma adesso la struttura deve rimanere aperta”.

“Le ‘regole nuove’, il ‘cambio degli assessori’, e la Regione che non ne vuole parlare – chiude il proponente Andrione -. Qui è sempre colpa degli altri, la vostra inerzia non viene mai presa in considerazione. In tre anni non avete fatto nulla, se la Cittadella chiuderà non è per cattiveria ma perché voi chiedete una proroga tecnica in assenza di una gara, e questo è un comportamento pericoloso”.

Cittadella che a questo punto rimarrà aperta in proroga tecnica, anche se resta da definire per quanto tempo. I “rumors”, al momento, parlano di tre mesi.

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