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Concorso per docenti, Caveri: “Se la situazione in regione peggiora sarebbe masochista”

Il neo Assessore regionale all'Istruzione ha parlato della scuola valdostana alle prese con la gestione dell'emergenza Covid-19: "Bisogna trovare soluzioni in piena intesa con la sanità", ha spiegato.
Politica

Di ritorno in Consiglio Valle dopo sette anni, Luciano Caveri, eletto nelle fila di Vallée d’Aoste Unie, è il nuovo Assessore all’Istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate della Giunta Lavévaz.

“Si tratta di trovare delle soluzioni in piena intesa con la sanità – ha spiegato Caveri riferendosi all’impatto dell’emergenza sulla scuola –. Oggi il numero di malati, che siano alunni o professori, ha un incredibile effetto moltiplicatore sulla paralisi della scuola, ed è grave. Ci sta una differenziazione per età, per bambini delle elementari è veramente molto difficile avere un percorso pedagogico online. Vedremo le misure, non avendo paura, nel limite del possibile, di dimostrare anche la forza della nostra autonomia scolastica”.

Sul “nodo” dei concorsi per insegnanti, che molti docenti chiedono di sospendere anche facendo valere l’autonomia stessa della Valle, il neo Assessore ha spiegato: “È una vecchia questione legata al fatto che noi autofinanziamo la scuola ma dal punto di vista ordinamentale e per status giuridico degli insegnanti, noi non abbiamo una competenza. Quindi si tratta di avere buon senso. Nel momento in cui la Regione dovesse piombare sempre più in uno stato di difficoltà è del tutto evidente che immaginare di fare dei concorsi pubblici diventa estremamente problematico e forse anche un po’ masochista”.

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