Consiglio Valle, il servizio di “tate familiari” può ripartire

L’ordine del giorno, presentato consiglieri Mossa (M5s) e Restano (VdA Ensemble) impegnava la Giunta a permettere, in tempi brevi, la riapertura dell'attività di tate familiari cosicché le famiglie possano usufruire degli stessi trattamenti e sostegni economici di cui beneficiavano prima del “lockdown”.
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Politica

All’unanimità, il Consiglio regionale ha deciso: il servizio delle tate familiari può ripartire.

L’ordine del giorno, presentato in aula sabato 27 giugno dai consiglieri Luciano Mossa (M5s) e Claudio Restano (VdA Ensemble) impegnava la Giunta a permettere, in tempi brevi, la riapertura dell’attività di tate familiari di modo che le famiglie possano usufruire degli stessi trattamenti e sostegni economici di cui beneficiavano prima del “lockdown” e a inserire le stesse tate tra le attività che possono operare secondo le procedure da loro presentate, anche integrabili con quelle già indicate per i centri estivi.

Nel testo dell’odg si legge: “Le Tate familiari, al fine di riavviare il loro servizio in totale sicurezza e salute in un contesto protetto e controllato finalizzato a tutelare sia loro che gli utenti che ne usufruiranno, hanno proposto di adottare un patto di responsabilità che sarà sottoscritto dalle professioniste e dai genitori che impegni questi ultimi a tenere alta la guardia sulla sorveglianza sanitaria e a comunicare eventuali sintomi-spia di contagio che si manifestino in famiglia”.

Sulla fascia d’età infantile, inoltre, è stato approvato all’unanimità un ulteriore ordine del giorno, presentato dalla Presidente del Consiglio Emily Rini. Riguardo i servizi per la prima infanzia da 0 a 3 anni, il testo invita la Giunta ad attivarsi immediatamente, di concerto con gli enti titolari, affinché possano essere apportate le necessarie modifiche al protocollo di sicurezza regionale per la riapertura dei servizi sul territorio valdostano e perché vengano rese subito fruibili le risorse finanziarie aggiuntive per la riapertura.

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