Crisi di Governo, il MoVimento 5 stelle attacca l’ex alleato: “vergognoso tradimento leghista”

“Ci sarebbe da ridere se non fosse per la gravità della situazione che il Paese deve subire per le scelte scellerate della Lega - scrivono in una nota i consiglieri regionali pentastellati - che rischiano di portare l’Italia nel baratro”.
consiglio regionale Mossa Russo Nasso
Politica

Se a livello nazionale si è “rotto l’idillio” di governo tra MoVimento 5 stelle e Lega, in Valle d’Aosta l’“abbraccio”, in realtà, non c’è mai stato.

Anzi, in Consiglio regionale non sono mai mancate le occasioni – tra i due movimenti che governavano a Roma – per rimarcare le proprie distanze tra attacchi più o meno velati e “j’accuse” più espliciti.

Oggi come ieri la musica non cambia. La Lega Vallée d’Aoste batte il colpo – con la Commissaria Marialice Boldi a ribadire il sostegno anche locale alla mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte – ed il M5s risponde.

E lo fa con una nota dura, che non risparmia stoccate a Boldi e al Carroccio nostrano: “Ci sarebbe da ridere se non fosse per la gravità della situazione che il Paese deve subire per le scelte scellerate della Lega – scrivono in una nota i consiglieri regionali pentastellati – che rischiano di portare l’Italia nel baratro”.

Una Lega che ha voluto, scrivono ancora gli eletti del MoVimento “capitalizzare il proprio consenso. Alla faccia del bene degli Italiani, che evidentemente per Salvini vengono dopo la Lega. Forse Boldi dovrebbe studiare meglio quali sono le regole della democrazia. Ad esempio, far cadere un Governo, in una Repubblica parlamentare, non corrisponde necessariamente ad elezioni anticipate. La decisione viene presa dal Presidente della Repubblica e non certo dal capo di un partito come la Lega che ha dimostrato assoluta inaffidabilità: dopo aver giurato e spergiurato per mesi e fino allo scorso 5 agosto l’intenzione di proseguire nell’esperienza di governo, Salvini ha mandato gambe all’aria l’Esecutivo con il grave rischio di finire in esercizio provvisorio di bilancio, con gravi ricadute sugli italiani e con inevitabili aumenti delle tasse, prima di tutto dell’Iva”.

“Peraltro la stessa Boldi – prosegue il comunicato del M5s valdostano – si arrampica sui vetri cercando di giustificare questa mossa disastrosa citando alcuni dei punti del contratto di governo che il M5s avrebbe negato”. Punti che dicono mai negati ma discussi “al fine di apportare migliorie, come in ogni normale rapporto democratico. Le grandi dichiarazioni leghiste contro il governo cozzano però con l’ennesima dimostrazione di attaccamento al potere: ad oggi i sette ministri leghisti sono ancora al proprio posto, ben saldi sulla propria poltrona, e non sembra abbiano alcuna voglia di dimettersi”.

Uno “sfacciato tentativo di accaparrarsi il potere” – spiegano ancora dai lidi del MoVimento – arginato dal “nostro sistema democratico parlamentare che evidentemente Boldi conosce poco”, e che ha “una serie di azioni previste dalla Costituzione che assicurano gli interessi del Paese a discapito di coloro che pensano già di essere maggioranza, senza rispetto per il voto che gli italiani espressero poco più di un anno fa: per il potere, Salvini si è già ributtato tra le braccia di Berlusconi, riproponendo gli schemi della vecchia politica”.

“Attendiamo al varco la Lega in Parlamento – chiude la nota – per vedere se tradirà ancora il contratto di governo votando contro il taglio di 345 parlamentari, dimostrando così l’evidente volontà di non mollare le poltrone. Per il resto, l’unica vera preoccupazione è quella della sorte, non del Governo, non del M5s, ma degli italiani costretti a subire il vergognoso tradimento leghista”.

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