Dopo i nervi tesi del Consiglio comunale di mercoledì, quando nel pomeriggio è deflagrata la “bomba” della richiesta del pm a due anni di reclusione per Andrea Edoardo Paron – accusato di turbata libertà degli incanti e tentata turbativa d’asta – oggi sulla Giunta Centoz piove la notizia delle dimissioni dell’ormai ex Assessore all’Istruzione di Aosta.
Notizia che si accompagna al “j’accuse” di Paron, che critica con durezza l’operato dell’esecutivo del quale faceva parte fino a questa mattina, accusandone lo “spostamento a sinistra”, ma anche l’assenza di iniziativa.
Di suo, il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz – sui social ringrazia Paron “per il lavoro di questi anni” dicendosi certo che “saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti” confermando comunque la piena fiducia nel lavoro della magistratura – non raccoglie le accuse.
“Confermo quanto ho scritto nel post – spiega il Primo cittadino –, ma ritengo di aver lavorato bene con lui e che abbiamo fatto delle cose buone per la città. Certo la sua critica mi spiace molto, anche perché Andrea ha condiviso finora tutte le scelte di Giunta. Spero che ritrovi presto la serenità, dopo questo momento”.
Anche la reprimenda dell’ex Assessore sull’annunciato confronto tra forze politiche di maggioranza, una volta emersa la richiesta del pm, lascia Centoz perplesso: “In realtà dobbiamo ancora vederci, ma pensavo semplicemente ad un incontro per capire come gestire la situazione che si era venuta a creare, non c’era nessuna intenzione di imputargli niente”.
Incontro che servirà anche per capire il destino dell’Assessorato, ora senza testa: “In questo momento non ho fatto nessuna valutazione – prosegue il Sindaco – e va fatto ragionamento con tutte le altre forze politiche di maggioranza”.
Centoz che conferma anche, come pubblicato su Facebook, l’opinione positiva sulle dimissioni in sé: “Io penso che abbia fatto bene – chiude –, in questa maniera ne è uscito a testa alta. Non molti sono in grado di fare un passo indietro”.
