Il decreto di indizione di nuove elezioni firmato ieri dal Presidente della Giunta Testolin ha dato – in mezzo ad una pioggia di polemiche – una risposta: il 19 aprile si voterà per le Regionali.
L’effetto è stato quello di scompaginare i piani anzitutto dei partiti non rappresentati in Consiglio regionale, che avrebbero così meno di un mese per raccogliere tra le 900 e le 1400 firme.
Uno di questi è il Partito democratico, e soprattutto il suo eletto più importante.
L’incombenza delle Regionali, infatti, ha aperto un nuovo canale di scambi tra il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz ed il suo partito, sebbene lo stesso Primo cittadino vorrebbe proseguire sulla strada della sua “autocandidatura” per altri cinque anni in piazza Chanoux.
Ed il senso c’è, dal momento che un eletto – in posizione apicale come chi guida il Capoluogo – fa gran comodo, soprattutto ad un Pd rimasto fuori dallo scorso Consiglio Valle, che dovrà raccogliere le firme e che sta facendo di conto tra dissidi interni e fresche defezioni.
Interpellato, Centoz spiega: “Mi sono candidato come Sindaco di Aosta, esponendomi in prima persona, e la mia intenzione è quella proseguire in questa direzione. È ovvio che la notizia di un voto così ravvicinato ha cambiato tutto, e stiamo facendo delle valutazioni assieme al partito”.
Valutazioni che arriveranno al dunque molto presto, dal momento che per candidarsi alle Regionali Centoz dovrebbe rassegnare le sue dimissioni entro il 25 febbraio, tra sei giorni.
“Come tutti i partiti – chiude – in questi giorni stiamo correndo per capire come organizzarci per questo appuntamento e come muoverci”.
Le riserve della Vicesindaca
Dubbi che attraversano la mente anche di Antonella Marcoz, Vicesindaca del Capoluogo in quota Union Valdôtaine, che – autocandidatura a parte – è nella stessa situazione di Centoz.
Marcoz potrebbe infatti rientrare nelle liste che il “Leone rampante” – che ha obiettiva necessità di affidarsi a “volti nuovi” ma che comunque abbiano anche esperienza amministrativa – sta costruendo per l’appuntamento con le Regionali di aprile.
L’identikit ben calzerebbe alla Vicesindaca, che spiega: “Il 25 febbraio scioglierò le mie riserve, anche non ho mai parlato di una mia nuova candidatura in Comune. Credo di essere stata sempre molto coerente, ho dato la mia disponibilità in generale al movimento per entrambi gli appuntamenti elettorali, e l’Union valuterà. Una cosa è certa, non farò mai commissariare il Comune il Aosta, sarebbe irresponsabile”.