Elezioni regionali, le richieste dell’Associazione Genitori Separati

Secondo l'Associazione, "salvo sporadiche eccezioni, le forze politiche in Consiglio regionale hanno dimostrato scarsa attenzione dinnanzi alle drammatiche problematiche dei minori figli di genitori non più conviventi e del genitore non affidatario".
Da sinistra Ubaldo Valentini e Thomas Negrello
Politica

Un regolamento dei servizi sociali “per garantire ai genitori o ai loro delegati l’accesso immediato ai fascicoli, la trasparenza e la tracciabilità del loro operato nell’affido dei minori”, una banca dati dei contributi pubblici,  riservare  al genitore non collocatario dei figli almeno il 20% dei posti nei bandi pubblici per l’assegnazione a prezzi agevolati dell’edilizia popolare e ancora il patrocinio a spese della Regione di tutti i procedimenti collegati alle problematiche familiari.

Sono alcune delle richieste che l’Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori avanza alle liste in campo per le elezioni regionali.

La scarsa attenzione delle forze politiche in consiglio regionale (salvo sporadiche eccezioni) dimostrata dinnanzi alle drammatiche problematiche dei minori figli di genitori non più conviventi e del genitore non affidatario, cioè il 99% dei padri in valle (servizi sociali, mediazione familiare, case protette, case famiglia, cooperative sociali, i contributi pubblici riservati solo al genitore collocatario, cioè per il 99% alle madri, ecc.) non lascia indifferenti gli elettori valdostani separati” sottolinea in una nota l’Associazione.

L’Associazione chiede inoltre che i contributi pubblici e le agevolazioni fiscali per i figli e il loro nucleo familiare nel quale sono collocati devono essere ripartite al 50% tra i due genitori, essendo l’affido condiviso.

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