Parte la campagna per le europee di Andrea John Déjanaz. “Il candidato giusto in un momento storico sbagliato”

Presentata la candidatura del 32enne di Châtillon, espressione di Adu/SI in lista con Alleanza Verdi Sinistra. "Chiederemo oltre a John di votare anche per Ilaria Salis e non perché pensiamo a lei come eurodeputata ma per liberarla da una detenzione disumana".
Pulz Glarey e Déjanaz
Politica

Dopo la candidatura alle scorse politiche, con un 3,5% di consensi ottenuto, Adu VdA si presenta con Sinistra Italia nella lista Alleanza Verdi Sinistra alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. E lo fa schierando il 32enne di Châtillon Andrea John Déjanaz nella circoscrizione Nord Ovest.

Docente di matematica e scienze a Torino, laureato in Scienze e Gestione Sostenibile dei Sistemi Naturali, attivista per la giustizia climatica e presidente dell’associazione Giustizia Climatica Ora, “Andrea John Déjanaz è il candidato più giusto in questo momento storico sbagliato” spiega in una conferenza stampa Daria Pulz “un tempo difficile in cui le destre estreme spadroneggiano ed è quindi un dovere morale e civile contrastarle facendo resistenza”.

Fra le urgenze del candidato, fra i rappresentanti in Valle d’Aosta negli anni scorsi del movimento #Fridaysforfuture, c’è la crisi climatica, “che è una crisi fondamentalmente sociale” spiega. “Siamo convinti che per risolvere il problema del clima bisogna migliorare la vita delle persone”.
All’Europa nazionalista, verso cui “si rischia di andare, contrapponiamo una terza via di Europa, quella della giustizia climatica e sociale”.
Secondo Andrea John Déjanaz “l’Italia e la Valle d’Aosta possono fare da apripista e dare un indirizzo al resto d’Europa su una serie di temi quali il clima e la difesa del territorio. Su questo crediamo che sia importantissimo in una regione come la nostra difendere gli habitat naturali, impedendo che in aree protette come Cime Bianche vengano create delle opere impattanti”.

Altri temi sostenuti dal candidato sono: la necessità di una “nuova reindustrializzazione europea mettendo al centro l’industria Green e dell’automotive a preponderanza legata alla costruzione di mezzi sostenibili”, le politiche internazionali di pace – “l’Europa si deve fare garante e chiedere un cessate il fuoco e uno stop di tutte le guerre” – la revisione della politica agricola comune “che oggi destina l’80% dei fondi all’agrobusiness”, il contrasto alla direttiva Bolkestein, la revisione della fiscalità europea“.

Battaglie che ricorda Alex Glarey “non si fermano a Pont-Saint-Martin e che vanno oltre il teatrino della politica valdostana”.

I sondaggi danno la lista oltre lo sbarramento del 4%. “Chiederemo oltre a John di votare anche per Ilaria Salis  – prosegue Glarey – e non perché pensiamo a lei come eurodeputata ma per liberarla da una detenzione disumana. Questa è una battaglia per liberare Ilaria ma anche l’Europa”.

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