Fase 2, Uv: “Far valere possibilità di autogoverno anticipando aperture”

Secondo il Comité Fédéral devono riaprire "Le attività di ristorazione, i bar, nonché gli impianti a fune, la nostra casa da gioco" ma anche le "attività produttive ed i servizi alla persona"
La sede dell'Union valdotaine
Politica

“E’ necessario, anche rispetto all’andamento positivo della situazione epidemiologica, far valere la nostra possibilità di autogoverno e
avere il coraggio di anticipare le riaperture, seppur in totale sicurezza.” E’ quanto afferma in una nota il Comité Fédéral Uv. “Le attività di ristorazione, i bar, nonché gli impianti a fune e la nostra casa da gioco devono tornare a riaprire nei prossimi giorni, per preparare la stagione estiva, che andrà comunque gestita nell’eccezionalità. Allo stesso modo devono ripartire tutte le attività produttive ed i servizi alla persona, in gioco c’è il futuro di tante famiglie valdostane, professionisti e molte piccole medie imprese che sono la struttura portante del tessuto economico valdostano”.

Il Comité Fédéral punta, quindi, il dito contro la politica valdostana che “in nessun modo contribuisce a costruire un clima di fiducia intorno alla
politica. Il clima da campagna elettorale, da noi non condiviso, permea anche in questo momento difficile e senza precedenti per l’economia della nostra Regione. La politica ha il dovere di muoversi velocemente, ma con la giusta cautela e attenzione, senza pericolosi roboanti proclami che contribuiscono solo ed esclusivamente a creare confusioni e attese che non potranno essere soddisfatte in pieno.”

Secondo l’Uv serve ora “chiarezza ma anche assoluta correttezza nella diffusione delle informazioni. La politica deve cercare la giusta coesione e lavorare per il bene della nostra comunità valdostana, più che guardare al proprio tornaconto elettorale personale o del proprio movimento”.

L’auspicio è che si cambi marcia “anche nella velocità delle risposte” e si faccia “ogni sforzo umanamente e tecnicamente possibile per rendere tutte le misure operative il prima possibile, facendo attenzione al fatto che, come abbiamo potuto già sperimentare di recente, legiferare in
fretta può creare al momento attuativo della norma dubbi interpretativi e impasse istituzionali.”

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