Una Unità di progetto, che attraversa diametralmente le forze politiche in Consiglio comunale, per declinare sul Comune di Aosta le riforme e gli investimenti che richiede il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza preparato dal Governo per il rilancio della fase post-Covid-19.
I compiti, si legge in delibera, saranno quelli di “elaborare tutte le strategie e le azioni preparatorie necessarie a cogliere e orientare le progettualità di interesse del Comune di Aosta, a proporre e presidiare presso la ‘Cabina di regia interassessorile per il PNRR’ la realizzazione degli interventi sul territorio del Comune di Aosta, e più in generale che interessano la Città di Aosta”, ma anche “garantire il coinvolgimento del Consiglio Comunale attraverso il lavoro nelle Commissioni e dell’Assemblea”.
A farne parte sarà l’intera Giunta del Capoluogo, ovvero il Sindaco Gianni Nuti (che sarà anche Presidente, oltre che componente della Cabina di regia regionale per il Pnnr), la Vice Josette Borre e gli Assessori Corrado Cometto, Clotilde Forcellati, Alina Sapinet, Loris Sartore e Samuele Tedesco.
La questione del Piano, però, è delicata. E soprattutto perché mette in campo investimenti e decisioni per il futuro della città. Per questo, in delibera si legge che – dopo la mozione approvata in aula lo scorso 26 maggio – è stato deciso, coinvolgendo i capigruppo, di allargare il raggio d’azione dell’Unità di progetto che comprenderà anche i consiglieri Roberta Carla Balbis (Rinascimento), Bruno Giordano (Lega), Renato Favre (Forza Italia), Roberto Favre (Union Valdôtaine), Cecilia Lazzarotto (Progetto civico progressista) e Pietro Varisella (Alliance Valdôtaine), ma anche la parte tecnica formata dal Segretario generale Stefano Franco e dai Dirigenti di primo livello Marco Framarin e Annamaria Tambini.
Composizione che, si legge ancora, “potrà essere integrata con la presenza di soggetti esterni esperti nelle materie oggetto del Pnrr” ma che soprattutto – un po’ sulla linea della Commissione speciale Covid – dovrà agire con rapidità. L’Unità di progetto sarà infatti a tempo, e durerà fino al 31 agosto 2025.
“Con la deliberazione approvata diamo corso a un preciso impegno preso con il Consiglio e con la città, vale a dire seguire da vicino i progetti che interesseranno il capoluogo regionale nell’ambito dei finanziamenti del Recovery Fund, ma soprattutto provare a ragionare insieme agli interlocutori pubblici sugli investimenti migliori per orientare la ripresa di Aosta nel senso dello sviluppo delle attività economiche, culturali e a carattere turistico, in modo da trasformare l’attuale fase di crisi in una grande opportunità di crescita nel medio periodo – ha spiegato il Sindaco Nuti -. Cercheremo quanto prima di riunire l’UdP in modo da cominciare a raccogliere spunti e riflessioni utili alla predisposizione di un dossier di proposte da poter condividere in seno al Consiglio e, successivamente, con Regione e Stato”.