Il Consiglio comunale vuole riunirsi in presenza. Si valutano anche sedi alternative

Il Consigliere di Forza Italia Renato Favre chiede che le sedute tornino in presenza, magari sfruttando il "green pass". Difficile, dal momento che l'Aula di piazza Chanoux non potrebbe, con le "strettoie" Covid, contenere più di 18 persone. Un tavolo tecnico valuterà ora le possibilità.
Il Consiglio comunale di Aosta sulla piattaforma Zoom
Politica

Questo Consiglio comunale “non s’ha da fare” in presenza. Almeno non per ora.

Dopo un anno e mezzo di assemblea via piattaforma Zoom, al Comune di Aosta c’è voglia di vedersi vis à vis, anche il “mix letale” tra le strettoie delle norme anti-Covid e la morfologia stessa dell’aula consiliare la fanno sembrare uno scoglio non facile da superare.

In quest’anno e mezzo, però, qualcosa è anche cambiato. Spiega infatti Renato Favre (FI), presentatore dell’ordine del giorno dal titolo – difficilmente equivocabile – “Il Consiglio comunale di Aosta torni a riunirsi in presenza”: “Con un recente Decreto legge il Presidente Draghi prevede nuove regole per l’utilizzo del green pass a partire dal 6 agosto”.

Quindi, la proposta è di vedere il certificato vaccinale stesso come lasciapassare: “Sareste d’accordo nello stabilire che tutti i consiglieri comunali dovrebbero avere la certificazione verde – aggiunge Favre –? L’aula ha avuto degli screening continui dal Comitato tecnico nostrano, che ci hanno detto che non può contenere più di 18 persone. Con la possibilità di avere la certificazione quale sarebbe ancora il problema? Oppure si può aprire un tavolo per individuare soluzioni alternative? Credo sia l’ora di vederci di persona”.

Il Presidente del Consiglio Luca Tonino (Pcp) spiega la complessità della questione: “Il Comitato di sicurezza comunale Covid ha spiegato che ad oggi non ritiene vi siano condizioni per aprire alle sedute in presenza, compresi spazi accessori all’aula, a causa delle sfavorevoli condizioni di ricambio d’aria per accogliere i 29 consiglieri ed il personale. Ad oggi è impensabile. Ci arrendiamo? No, prendo l’impegno oggi a tornare in aula il prima possibile, ma ipotizzare date e una road map è delicato”.

La soluzione, come spesso avviene, sta nel mezzo. L’ordine del giorno viene emendato con l’apertura di un tavolo tecnico con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio, la Conferenza dei capigruppo e la Giunta assieme al Comitato di sicurezza e le disposizioni governative per “attivarsi per convocare in presenza l’Assemblea cittadina, valutando anche sedi alternative all’aula consiliare, con i necessari protocolli di sicurezza e valutando la situazione epidemiologica sul territorio”.

L’ordine del giorno, emendato, convince il Consiglio che approva all’unanimità con 29 voti. Ancora, e fino a chissà quando, con un click su Zoom.

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