Il Presidente Lavevaz scrive a Speranza: “Sia rivista la classificazione in zona rossa”

In caso di rigetto dell'istanza, si legge in una nota, "la Giunta assumerà tutte le decisioni giuridiche e politiche conseguenti a difesa dell’ordinamento statutario della Valle d’Aosta".
Erik Lavevaz
Politica

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha scritto una lettera al Ministro della Salute Roberto Speranza

Il tema della missiva è facilmente intuibile: chiedere un passo indietro sulla decisione di classificare la Valle d’Aosta, rimasta – tra le poche regioni in Italia assieme a Umbria, Toscana, Abruzzo, Campania e l’Alto Adige – in zona rossa.

O, semplicemente: “Chiediamo che la classificazione in zona rossa della Valle d’Aosta sia rivista“.

“Sono a rappresentarLe nuovamente il nostro disagio rispetto alle indiscrezioni e alle notizie di stampa in relazione alla Sua imminente ordinanza ai sensi degli articoli 2 e 3 comma 3 del DPCM 3 novembre 2020 – scrive Lavevaz – , ai termini della quale, nell’ambito di una generale rivalutazione della situazione, la Regione Autonoma Valle d’Aosta continuerebbe ad essere classificata ‘area caratterizzata da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto’”.

Disagio che necessita di chiarimenti, spiega Lavevaz: “Mi permetto di sottolineare come, se ciò fosse confermato, saremmo di fronte ad una determinazione per noi assolutamente incomprensibile, non soltanto perché l’attuale andamento dell’epidemia, alla luce dei dati, risulta nella Regione in netto miglioramento, ma anche e soprattutto perché dai report ISS relativi alle settimane dal 9 al 22 novembre 2020 si evince che la Valle d’Aosta si colloca in un livello di rischio o scenario chiaramente inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive di cui alle ordinanze del 4 e del 19 novembre scorso”.

“Nel rispetto della leale collaborazione alla quale abbiamo sempre improntato i nostri rapporti, e per evitare spiacevoli contenziosi – chiude la lettera del Presidente al Ministro -, confido che la Sua sensibilità saprà condurre senza indugio ad un esito coerente con quanto sopra esposto e con le vigenti disposizioni. Mi rendo sin d’ora disponibile per ogni eventuale approfondimento congiunto, anche con il supporto e per il tramite dei tecnici regionali competenti”.

In caso di rigetto dell’istanza, si legge in una nota, “la Giunta assumerà tutte le decisioni giuridiche e politiche conseguenti a difesa dell’ordinamento statutario della Valle d’Aosta”.

0 risposte

  1. Peccato che la Valle d’Aosta sia ultima in Italia per tutti i parametri, in primis sulla mortalità da Covid, con una popolazione di 125.000 abitanti abbiam già superato i 300 morti, un dato che rapportato alla polazione nazionale di 60 milioni e 360mila da il dato di 145.000 morti che come si sa per fortuna son decisamente di meno, dato ben superiore a qualsiasi altra regione italiana.

      1. ….ma quando cavolo inizi a pensare a fare il presidente ed a pensare al bene della Valle D’Aosta???…..si vede proprio la mancata esperienza e la totale incompetenza….complimenti….più facile fare la vittima che prendere decisioni e pensare agli aiuti ai valdostani…..

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